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CONSIGLIO REGIONALE (5): APPROVATI LEGGE FINANZIARIA E COLLEGATO - LUNGO DIBATTITO E DIVISIONI NELLA MAGGIORANZA. SUL “COLLEGATO” IDV E PRC-FDS NON PARTECIPANO AL VOTO, L’UDC VOTA A FAVORE
La prima giornata dei lavori del Consiglio regionale si è conclusa con l'approvazione della Legge Finanziaria (20 sì, Pd, Prc, Idv, Socialisti, Per l'Umbria - Catiuscia Marini presidente e 9 no, Pdl, Fli, Udc e Lega) e del Collegato (17 sì, Pd, Per l'Umbria Catiuscia Marini presidente, Socialisti, Udc - 7 no, Pdl e Lega), Idv e Prc-Fds non hanno partecipato al voto. Acceso dibattito, anche all'interno della maggioranza, sull'emendamento della Giunta riferito alla chiusura del ciclo dei rifiuti avversato da Idv e Prc-Fds e sui canoni di concessione per acque minerali e materiali di cava.
SANITÀ: “ORGANIZZAZIONE DEI POSTI LETTO OSPEDALIERI E PROBLEMI DI SOVRANNUMERO AL 'S.MARIA DELLA MISERICORDIA'” - INTERROGAZIONE DI MONACELLI (CAPOGRUPPO UDC)
Il capogruppo dell'Udc, Sandra Monacelli ha presentato una interrogazione (Question time) alla Giunta regionale con la quale chiede all'Esecutivo di Palazzo Donini quali provvedimenti intende assumere “nell'ottica di una visione strategica nell'organizzazione più generale del sistema sanitario umbro”. L'esponente centrista, nel suo atto ispettivo, evidenzia come, presso l'ospedale di Perugia, 'S.Maria della Misericordia', ad ogni inizio settimana ci sono circa 70 barelle con malati anche oncologici sistematicamente 'parcheggiate' nei corridoi dei vari reparti”.
POLO UNIVERSITARIO DI TERNI: “LA RIFORMA GELMINI MIETE VITTIME IN TUTTA ITALIA E TERNI NON È IMMUNE” - STUFARA (PRC-FDS): “NON PENALIZZARE LA DIDATTICA CON UN DEPOTENZIAMENTO DEGLI ASSI FORMATIVI”.
Il capogruppo regionale di Prc-Fds, Damiano Stufara esprime la sua preoccupazione per il Polo universitario di Terni che “non è rimasto immune” dagli effetti della riforma Gelmini che prevede “il taglio del 12 per cento all'Università”. Il capogruppo di Rifondazione comunista evidenzia come “seguendo il modello riorganizzativo del Rettore Bistoni, imposto dalla riforma Gelmini, per salvare il Polo Universitario di Terni si dovrebbe puntare su Medicina, Ingegneria e chiudere il corso di Scienze Politiche. In bilico risulta essere anche la magistrale di Economia. In questo modo, - osserva - dopo la chiusura del corso di mediazione linguistica e quello di produzione artistica e cinematografica il Polo rischia di perdere un'altro corso se non due”.





