CONSIGLIO REGIONALE (4): CONCLUSO IL DIBATTITO SULLA MANOVRA FINANZIARIA - GLI INTERVENTI DEL POMERIGGIO - IN CORSO LA VOTAZIONE SU LEGGE FINANZIARIA E GOLLEGATO

Data:

29 Mar 2011 01:00

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(Acs) Perugia, 29 marzo 2011 – Con l'intervento dell'assessore al bilancio Franco Tomassoni e la controreplica del relatore di minoranza (Fiammetta Modena) si è concluso il dibattito sulla manovra di bilancio. È in corso la votazione sull'articolato della Legge finanziaria e del Collegato.

 

FRANCO TOMASSONI (ASSESSORE BILANCIO): “SITUAZIONE ECONOMICA NAZIONALE DIFFICILE E TAGLI DEL GOVERNO AFFRONTATI GRAZIE AI CONTI IN ORDINE DELL'UMBRIA - L'Italia ha registrato una ripresa molto debole dopo la crisi. Nel corso del 2011 si prevede un rallentamento dopo il lento recupero del 2010. La manovra correttiva dei conti pubblici ha aggravato la situazione economica italiana, essendo squilibrata sul versante dei tagli per la finanza locale e regionale, senza prevedere agevolazioni per i redditi ed il lavoro, soprattutto verso i giovani. Per evitare un tasso di crescita troppo lento e debole abbiamo ritenuto necessaria una azione regionale che intensifichi le azioni per lo sviluppo, così come delineata con il Dap 2001/2013.

I minori trasferimenti che colpiranno settori strategici toglieranno all'Umbria 100 milioni nel 2011 e 120 nel 2012. Le Regioni si vedono tagliare risorse pur dovendo continuare a compiere le stesse funzioni di prima e dovendo continuare ad intervenire nel trasporto pubblico e nel sociale. La Regione Umbria può affrontare questa problematica situazione grazie ad una buona situazione finanziaria e patrimoniale (come hanno riconosciuto le agenzie di rating) caratterizzata da uno stretto controllo e razionalizzazione delle spese per funzionamento e personale, da un debito basso e sotto controllo, dalla bassa pressione fiscale regionale, da un diverso modello delle decisioni pubbliche e delle politiche di bilancio (per migliorare la scelta delle priorità, l'impiego delle risorse e la valutazione dei risultati).

 

Gli obiettivi della manovra per il 2011 sono: tutelare fasce deboli, garantire tenuta sociale, sostegno alle famiglie e alle imprese, salvaguardare turismo e cultura, sostenere il trasporto pubblico. Se permangono i tagli previsti per gli anni successivi questi obiettivi difficilmente potranno essere raggiunti anche nei prossimi anni.

 

La Giunta ha scelto di: proseguire le azioni di accompagnamento delle misure anticrisi messe in atto dalla Regione sia per facilitare l'accesso al credito delle imprese, rafforzando l'operatività dei soggetti privati operanti nel settore della garanzia, mediante l'incremento dei fondi rischi; continuità delle risorse complessivamente previste per le politiche sociali regionali e per i servizi educativi per l'infanzia: 20,5 milioni di euro (di cui 750 mila per l'abbattimento delle rette a carico delle famiglie per gli asili nido e 2 milioni di euro per il fondo sostegno affitti); conferma ed adeguamento delle risorse destinate all'attività promozionale turistica, spettacolo, cultura, sport e tempo libero: 9,9 milioni di euro; mantenimento del livello dei servizi per il trasporto pubblico e dei sistemi di mobilità: 129 milioni di euro; continuità nel programma di interventi straordinari per il patrimonio sanitario regionale: 14,1 milioni di euro; mantenimento del livello di finanziamento del diritto allo studio, l'istruzione e le borse di studio: 11,5 milioni di euro; proseguimento degli interventi relativi allo sviluppo del programma abitativo per studenti universitari: 6 milioni; riforme endoregionali e interventi per la semplificazione amministrativa; 500mila euro per il sostegno all'artigianato e 13,5 milioni per territorio e gestione dei rifiuti.

 

L'Umbria non ha utilizzato tutta la leva fiscale a disposizione mentre molte altre Regioni sono state costrette ad utilizzare questo strumento per finanziare la maggiore spesa sanitaria. Per affrontare il federalismo sarà necessario mantenere l'equilibrio in sanità, continuare nell'azione di contenimento dei costi di funzionamento, avviare un profondo processo di riforme endoregionali.  Importanti riforme sono già state fatte o sono in corso di approvazione: l'Ater unico regionale, l'Azienda unica per il trasporto unico locale, la semplificazione amministrativa, l'Agenzia regionale per la forestazione; lo scioglimento delle Comunità montane e dell'Arusia”.

 

FIAMMETTA MODENA (PDL): “DARE BRIO ALL'ECONOMIA REGIONALE - l'assessore Tomassoni ha evidenziato come il federalismo metta in crisi l'Umbria, facendo riferimento ai problemi relativi alla perequazione. L'assessore ha fatto un dettagliato elenco dei vari tagli, ma bisogna prendere atto che, con tutta la gradualità possibile, si arriverà ad un momento in cui i trasferimenti dello Stato non ci saranno più. Tutto ciò cambia il quadro di riferimento. Quindi il problema principale diventa la capacità fiscale dell'Umbria che bisogna affrontare da subito. Per questo è necessario dare brio alla nostra economia regionale attraverso la riduzione dell'Irap per chi decide di fare investimenti e innovazione”. MP/AS

Ultimo aggiornamento: 29/03/2011