Sanità

 05.10.2010 - 15:19
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CONSIGLIO REGIONALE (1): RESPINTE LE DUE MOZIONI DELLA MINORANZA SULLA SOMMINISTRAZIONE DELLA PILLOLA ABORTIVA RU486

Con 16 voti favorevoli e 10 contrari il Consiglio regionale ha respinto le due mozioni presentate dalla minoranza sulle modalità di somministrazione della pillola abortiva RU486. Il dibattito si è articolato su due distinte posizioni: la prima, sostenuta dalle due mozioni respinte, riguardava la necessità di tenere conto dei pareri forniti dal Consiglio superiore di Sanità e dall’Agenzia italiana del farmaco, che prevedono il ricovero obbligatorio. La seconda, variamente articolata dalle forze politiche di maggioranza, a sostegno della metodologia adottata dalla Giunta regionale per la predisposizione delle linee guida in materia.
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SANITÀ: “SULL’ESITO DEL BANDO PER IL 118 DELLA ASL 1 SIAMO STATI FACILI PROFETI. NECESSARIO TROVARE UNA VIA BUROCRATICA PER IL RITIRO DEL BANDO” – NOTA DI LIGNANI MARCHESANI (PDL)

Il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Pdl), interviene sulla vicenda del bando per l’aggiudicazione del servizio ambulanze della asl 1, vinto da una cooperativa campana, ed esprime preoccupazione sia per il possibile “scadimento dei servizi”, determinato  “da un ribasso dell’offerta di circa tre volte rispetto all’altro concorrente”, sia per i riflessi negativi sull’occupazione locale. Lignani Marchesani, auspica quindi che si trovi “una soluzione burocratica per il ritiro del bando”.   
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VIGILANZA E CONTROLLO: “LA MINORE SPESA DELLE ASL PRODOTTA DALLA INOPERATIVITA’ SULLE GARE DELL’AGENZIA UMBRIA SANITA’” – NOTA DI CIRIGNONI (LEGA NORD)

Il capogruppo della Lega nord, Gianluca Cirignoni interviene a seguito dell’audizione, presso il Comitato di Vigilanza e Controllo, dei collegi sindacali dell'Azienda Ospedaliera di Perugia e dell'Asl 2. Per l’esponente umbro del Carroccio, “il vero ruolo che l'Aus (Agenzia Umbria sanità) ha svolto nella Sanità umbra, non è stato quello di razionalizzare la spesa sanitaria con la centralizzazione delle procedure di acquisizione di beni e servizi, ma, paradossalmente, attraverso la sua inoperatività nell'attivazione delle procedure di gara, favorendo la proroga  per gli approvvigionamenti di beni e servizi indispensabili al funzionamento della macchina sanitaria”.