Caccia/pesca
CACCIA: AUDIZIONE IN TERZA COMMISSIONE CON RAPPRESENTANTI ASSOCIAZIONI, ATC, ASSESSORE CECCHINI SU QUESTIONE PASSAGGIO FUNZIONI PROVINCE-REGIONE E PROBLEMATICHE GENERALI SETTORE
Confronto a tutto campo sulle problematiche della caccia in Umbria, con particolare riferimento alle questioni relative al passaggio delle funzioni dalle Province alla Regione, quello che si è svolto nella riunione di ieri della Terza Commissione, presieduta da Attilio Solinas. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni (Alessandro Barbino-Federcaccia, Emanuele Bennati-Arcicaccia, Stefano Tacconi-Libera Caccia, Giuliano Sorbaioli-Urca (Unione regionale cacciatori Appennino), Marcello Spigarelli-Coordinamento squadre cinghiale, Francesco Ragni e Massimo Mantovani-Enalcaccia, Igor Cruciani Atc1, Fausto Cambiotti Atc2), e l’assessore regionale Fernanda Cecchini.
SECONDA COMMISSIONE: "PREVENIRE I DANNI DELLA FAUNA SELVATICA CON INTERVENTI DI CONTENIMENTO PIÙ INCISIVI E REVISIONE DELLE REGOLE DI CACCIA" - AUDIZIONE CON LE ASSOCIAZIONI DEGLI AGRICOLTORI
Si è svolta ieri in Seconda commissione l'audizione sui danni causati all'agricoltura dalla fauna selvatica. I rappresentanti di Coldiretti, Cia e Confagricoltura hanno rappresentato ai consiglieri regionali il problema, spiegando che i danni andrebbero prevenuti più che risarciti. Sarebbe inoltre necessario rivedere le norme sulla caccia e prevedere una più severa regolamentazione dell'attività venatoria, soprattutto per quanto riguarda l'accesso ai terreni delle aziende agricole e agrituristiche.
CACCIA: “PRELIEVO CINGHIALE DI GIOVEDÌ SOLO TRE VOLTE E A DISCREZIONE DEGLI ATC; PERMANGONO I PUNTEGGI” - LE CRITICHE DI NEVI (FI) E MANTOVANI (MISTO-NCD) AL REGOLAMENTO VARATO DALLA GIUNTA
I consiglieri Raffaele Nevi (FI) e Massimo Mantovani (misto-Ncd) criticano il nuovo regolamento per il prelievo della specie cinghiale varato dalla Giunta regionale: “le battute congiunte il giovedì saranno solo tre e a discrezione degli Atc - sottolineano – mentre non sono stati eliminati i punteggi sull'efficacia dei prelievi, come chiesto dalla Commissione”.
CACCIA: PARERE FAVOREVOLE DELLA TERZA COMMISSIONE AL CALENDARIO VENATORIO 2015-2016 – PREAPERTURE IL 2, 6 E 13 SETTEMBRE. STABILITA AL 3 OTTOBRE L'APERTURA AL CINGHIALE
Parere favorevole unanime della Terza commissione sul calendario venatorio 2015-2016: preaperture il 2 settembre per l'intera giornata e nei giorni 6 e 13 settembre solo fino alle ore 13. La prima giornata di prelievo del cinghiale sarà sabato 3 ottobre.
CACCIA: PARERE FAVOREVOLE DELLA TERZA COMMISSIONE SULLE MODIFICHE AL REGOLAMENTO PER IL PRELIEVO DEL CINGHIALE, CON L'AGGIUNTA DI NUMEROSI SUGGERIMENTI – FOCUS SULLA PREVENZIONE DEI DANNI
Parere favorevole della Terza commissione sulla proposta di modifiche al regolamento sul prelievo della specie cinghiale, in ragione dei danni causati e puntando molto sulla prevenzione di essi. L'organo di Palazzo Cesaroni invita la Giunta a riconsiderare alcuni aspetti: non obbligatorietà dell'assegnazione annuale dei settori, tenere conto delle assegnazioni esistenti, fissare criteri premiali meno rigidi dei “punti” (valutando media dei partecipanti alle battute, quantità delle stesse, “vocazionalità” del territorio, valutazione danni nel distretto), possibilità per gli Atc di valutare limitate battute congiunte il giovedì, prevedere solo caccia in battuta e “alla cerca”. Infine, “valutare anche con diverso, apposito atto, di reintrodurre la moratoria circa l'iscrizione di nuove squadre”.
SECONDA COMMISSIONE: APPROVATA ALL'UNANIMITÀ LA PROPOSTA DI RISOLUZIONE PER LA RIDUZIONE DEI DANNI CAUSATI DALLA FAUNA SELVATICA – INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE NEVI (FI)
La Seconda commissione consiliare ha approvato all'unanimità la proposta di risoluzione presentata da Raffaele Nevi (FI) inerente la “Riduzione del fenomeno dei danni causati dalla fauna selvatica sul territorio regionale”. L'atto punta su interventi di prevenzione dei danni rispetto alla pratica degli indennizzi, prevedendo il divieto di immettere esemplari di fauna per le specie di cui è stato accertato uno squilibrio delle popolazioni, potenziando il coordinamento fra i diversi soggetti interessati alla gestione faunistica e attuando un'opera di maggiore prevenzione e difesa delle colture e dei boschi in aree protette per ridurre le aree vocate alla riproduzione delle specie critiche.







