WELFARE: “MIGLIORAMENTO SERVIZI A PERSONE ANZIANE NELL'ACCERTAMENTO DELLA NON AUTOSUFFICIENZA” - INTERROGAZIONE DI CHIACCHIERONI E SOLINAS (PD), BIANCARELLI (UPU), ROMETTI (SOCIALISTI)

I consiglieri regionali Gianfranco Chiacchieroni e Attilio Solinas (Pd), Giuseppe Biancarelli (Upu) e Silvano Rometti (Socialisti) hanno presentato una interrogazione alla Giunta regionale per sapere quali iniziative intenda adottare per “garantire la continuità assistenziale e la permanenza nei servizi socio-assistenziali degli anziani non autosufficienti e per consentire ai servizi medesimi di richiedere e ottenere la necessaria autorizzazione. Questo – scrivono - anche per evitare l'insorgere di situazioni di illegittimità dovute alla presenza di anziani non autosufficienti all'interno di strutture sprovviste di autorizzazione”.

Data:

18 Set 2015 01:00

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(Acs) Perugia, 18 settembre 2015 - “Garantire la continuità assistenziale e la permanenza nei servizi socio-assistenziali degli anziani non autosufficienti e per consentire ai servizi medesimi di richiedere e ottenere la necessaria autorizzazione. Questo anche per evitare l'insorgere di situazioni di illegittimità dovute alla presenza di anziani non autosufficienti all'interno di strutture sprovviste di autorizzazione”. Su questo tema, il consiglieri regionali Gianfranco Chiacchieroni e Attilio Solinas (Partito democratico), Giuseppe Biancarelli (Umbria più uguale) e Silvano Rometti (Socialisti e Riformisti) hanno presentato una interrogazione alla Giunta.

Nel loro atto ispettivo, i consiglieri regionali ricordano che “il regolamento regionale n. '6/2012' detta disposizioni in materia di autorizzazione al funzionamento dei servizi socio-assistenziali a carattere residenziale e semiresidenziale per le persone anziane autosufficienti. In particolare prevede che, nel caso in cui venga accertata la condizione di non autosufficienza, la persona anziana sia iscritta nelle liste per l'inserimento nella residenza protetta e che il periodo di permanenza nella struttura socio-assistenziale della persona medesima non possa superare i centottanta giorni dall'accertamento della condizione di non autosufficienza. Conseguentemente – rilevano nell'atto -, l'anziano che viene a trovarsi nella condizione di non autosufficienza, e dunque in una condizione di estrema debolezza e fragilità, dopo aver già subito un forte trauma dovuto al distacco dal proprio ambiente familiare si trova a dover subire un ulteriore trauma nel momento in cui deve essere trasferito da una struttura ad un'altra”.

I quattro esponenti della maggioranza rilevano come “il periodo di (irregolare) permanenza dell'anziano non autosufficiente all'interno della struttura socio-assistenziale in attesa della collocazione nella residenza protetta, comporta concrete difficoltà di applicazione in ragione delle liste di attesa per l'inserimento all'interno di quest'ultima, nonché un'assunzione impropria di responsabilità da parte dei titolari della gestione della struttura socio-assistenziale, responsabilità che potrebbe estendersi anche ai soggetti pubblici che consentono l'assistenza in una struttura non autorizzata. Dunque – aggiungono -, anche a fronte della sempre maggiore richiesta in tal senso da parte degli anziani e delle loro famiglie, nonché delle associazioni di categoria e dei gestori dei servizi socio-assistenziali, sarebbe auspicabile, al fine di garantire la continuità assistenziale e la permanenza degli anziani non autosufficienti nelle strutture socio-assistenziali medesime, di consentire a queste ultime di richiedere ed ottenere la necessaria autorizzazione di legge, previo adeguamento a tutti i requisiti richiesti dalla vigente normativa statale e regionale”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 18/09/2015