(Acs) Perugia, 3 ottobre 2012 - “La popolazione anziana, e di conseguenza la richiesta di servizi alla persona, sono in aumento su tutto il territorio regionale, ma nel modello di gestione emergono contraddizioni dai risvolti talvolta drammatici. È il caso, ad esempio, dei licenziamenti delle lavoratrici impiegate dalla cooperativa Demetra all'interno della casa di riposo di Ficulle: un episodio che la Regione Umbria non può ignorare”. Fausto Galanello, consigliere regionale del Partito democratico, ha depositato un'interrogazione urgente alla Giunta regionale, ed in particolare all'assessore alla sanità Franco Tomassoni, in cui chiede un impegno finalizzato alla tutela dei livelli occupazionali e della qualità dei servizi alla persona nelle strutture destinate agli anziani, con specifico riferimento al caso di Ficulle.
Galanello esprime “preoccupazione e disorientamento in merito al licenziamento di oltre una decina di operatori impegnati nella casa di riposo di Ficulle. C'è un'evidente incoerenza – spiega il consigliere regionale – tra le politiche d'innalzamento dei livelli di assistenza per la terza età e quanto sta avvenendo a Ficulle, dove si rischia non solo di perdere preziosi posti di lavoro femminili, ma anche di mettere in discussione la qualità dei servizi alla persona. Questi sono il cuore delle politiche socio-sanitarie messe in campo dalla Regione Umbria: almeno in questo caso si assiste però ad una battuta d'arresto dannosa ed inaspettata, che coinvolge non solo per chi perde il lavoro, ma anche per le famiglie e per i singoli ospiti che beneficiano del servizio”.
Nell'interrogazione, Galanello chiede “chiarimenti sulle iniziative che la Regione intende mettere in campo su questo specifico caso e, più in generale, sul settore dell'assistenza in strutture destinate alle persone anziane e sugli interventi nel settore della non autosufficienza, viste anche le continue denunce provenienti dal mondo associativo e del volontariato”. RED/pg