(Acs) Perugia, 18 marzo 2015 - “La Giunta regionale spieghi quali azioni vengono attivate per evitare l'insorgere di situazioni di illegittimità dovuta alla permanenza in strutture non autorizzate di anziani non autosufficienti oltre i tempi previsti”. Lo chiede, con una interrogazione a risposta immediata (question time) il capogruppo del Partito socialista a Palazzo Cesaroni, Massimo Buconi.
Buconi spiega che, in base a quanto previsto dal regolamento regionale n.'16/2012', una volta “accertata la condizione di non autosufficienza la persona anziana è iscritta nelle liste per l'inserimento nella residenza protetta. Il periodo di permanenza della persona anziana nella struttura socio-assistenziale non può superare oggi i novanta giorni dall'accertamento della condizione di non autosufficienza e la maggiore intensità assistenziale socio-sanitaria della persona anziana in tale periodo è garantita dall'Azienda sanitaria locale competente per territorio attraverso la presa in carico con un programma di assistenza domiciliare integrata”.
Il consigliere regionale ricorda che “nella proposta di modifica al regolamento recentemente presentata dalla Giunta si portano da 90 a 180 i giorni di permanenza della persona anziana nella struttura dopo l'accertamento delle condizioni di non autosufficienza. Questo nuovo termine – osserva Buconi - incontrerà manifeste difficoltà di applicazione, viste le liste di attesa per l'inserimento nelle residenze protette. Ciò comporterà comunque assunzione impropria di responsabilità per i titolari della gestione della struttura ospitante e tale responsabilità potrebbe estendersi sui responsabili pubblici che continuano a consentire l'assistenza in struttura non propria, essendo gli stessi, tra l'altro, che oggi dovrebbero provvedere. E non è certo nella potestà nel gestore – conclude Buconi - eseguire uno sfratto forzoso dell'anziano decorsi anche i 180 giorni”. MP/