WELFARE: “CANCELLARE AUMENTO IVA PER COOP SOCIALI, SALVAGUARDARE SERVIZI PER I CITTADINI” - MOZIONE DI DOTTORINI (IDV): “RISCHIO TAGLI AI SERVIZI PER LE FASCE PIÙ DEBOLI"

Il capogruppo dell'IdV Oliviero Dottorini ha presentato una mozione che impegna la Giunta regionale a “fare quanto in suo potere per scongiurare che, da gennaio 2014, l'Iva sui servizi socio sanitari resi dalle cooperative sociali di tipo A passi dal 4 al 10 per cento”. Per Dottorini questo sarebbe un colpo di grazia al sistema del welfare, perché l'aggravio degli oneri inevitabilmente si tradurrebbe in tagli dei servizi di inclusione sociale proprio alle fasce più deboli della popolazione.

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03 Ott 2013 01:00

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(Acs) Perugia, 3 ottobre 2013 - "La Giunta regionale deve intervenire in tutte le sedi opportune, ivi compresa la Conferenza Stato Regioni, perché la previsione di aumento dell'Iva per le cooperative sociali sia cancellata, in modo da salvaguardare i servizi per i cittadini e favorire attraverso di esse il rilancio occupazionale. L'impennata dell'Iva dal 4 al 10 per cento per la cooperazione sociale rappresenta una falsa entrata per le casse dello Stato e potrà invece diventare un boomerang che avrà l'effetto di ridurre i servizi per i cittadini". Con queste parole il capogruppo regionale Idv, Oliviero Dottorini, annuncia di aver presentato una mozione che impegna la Giunta regionale a “fare quanto in suo potere per scongiurare che da gennaio 2014 l'Iva sui servizi socio sanitari resi dalle cooperative sociali di tipo A passi dal 4 al 10 per cento, come previsto dalla legge di Stabilità approvata alla fine del 2012”.
 

Dottorini, che nella nota fa riferimento anche al suo ruolo di “presidente dell'associazione 'Umbria migliore'”, evidenzia che "l'aumento dell'Iva per la cooperazione sociale di tipo A suona come un colpo di grazia al welfare del Paese, con un aggravio di ben 510 milioni di euro che si ripartirebbero per il 70 per cento sulla Pubblica amministrazione e per il 30 per cento sulle famiglie, utenti finali dei servizi. Gli enti locali, per far fronte all'aumento dell'Iva di 6 punti percentuali, nel 2014 forniranno inevitabilmente meno servizi sociali agli italiani: ci sarà un minore numero di posti nei nidi e negli asili, tagli all'assistenza per disabili, riduzione delle ore di apertura per i centri diurni, riduzione dell'assistenza domiciliare per i non autosufficienti, così come i posti per gli anziani nelle residenze sanitarie".

 

"Altri Consigli regionali – osserva Dottorini - hanno già approvato mozioni o risoluzioni che danno forza all’azione di contrasto che molte Giunte stanno conducendo, per ora senza risultati apprezzabili. La mozione che abbiamo presentato è aperta alla sottoscrizione di quanti condividono la nostra preoccupazione. Oggi le cooperative sociali, settore che, è bene ricordarlo, impiega in Umbria circa 7mila persone, insieme ai Comuni e alle Regioni sono in prima linea a fronteggiare le ricadute della crisi sui cittadini e a garantire il welfare territoriale e i livelli essenziali di assistenza, investendo su modelli innovativi di gestione dei servizi. Se non si scongiura l'aumento dell'Iva per le cooperative sociali assisteremo presto al taglio dei servizi di inclusione sociale proprio alle fasce più deboli della popolazione. Un’ipotesi che deve essere osteggiata da tutte le forze democratiche del Paese e della nostra regione". RED/pg

 

 

Ultimo aggiornamento: 03/10/2013