(Acs) Perugia, 4 agosto 2014 - “E' un buon risultato che rende merito ad associazioni e cooperative sociali che, attraverso le pratiche agricole, attuano quotidianamente programmi di riabilitazione ed inclusione. Accogliendo i nostri emendamenti il testo approvato stamattina in Aula corregge una stortura macroscopica che si era creata in Commissione e reintroduce quanto previsto dall'articolo 23: dalla possibilità di concedere alle fattorie sociali beni del patrimonio regionale alla promozione dei prodotti provenienti dalle fattorie sociali, da un'adeguata informazione rispetto all'agricoltura sociale fino all'utilizzo di prodotti nelle mense pubbliche”. Con queste parole Oliviero Dottorini, consigliere regionale Idv, commenta l'esito del voto in Aula sulle “Nuove norme in materia di agriturismo, fattorie didattiche e agricoltura sociale”.
“Sono soddisfatto – prosegue Dottorini, che nella nota fa riferimento anche al suo ruolo di 'presidente di Umbria Migliore' - di questa ulteriore correzione di rotta. Già eravamo riusciti a far passare in Commissione il fatto che anche le realtà sociali che siano costituite come imprese agricole possano utilizzare l'agricoltura come strumento di riabilitazione ed inclusione sociale. Avvicinare e coniugare mondi diversi come l'agricoltura ed il sociale vuol dire creare opportunità di crescita per entrambi i settori. L'inclusione sociale e la lotta alla povertà sono fra gli obiettivi prioritari comuni a tutti i fondi strutturali europei ed anche in questo senso l'agricoltura sociale rappresenta uno strumento privilegiato per attuare le politiche comunitarie. Questa legge – continua - sarà uno strumento per sostenere concretamente la multifunzionalità delle aziende agricole e allo stesso tempo offrirà nuove opportunità alle politiche sul welfare. In Umbria ci sono esperienze virtuose che vanno sostenute ed incentivate con tutti i mezzi possibili. E' importante che la Regione si sia aperta ad ascoltare ed accogliere le istanze delle tante cooperative e imprese sociali che attraverso le pratiche agricole attuano quotidianamente programmi di riabilitazione ed inclusione”. RED/mp