WELFARE: “IN 40 ANNI DI GOVERNO, LA SINISTRA UMBRA HA CREATO UNA CASTA PER PERPETUARE SE STESSA” – CIRIGNONI (LEGA NORD) PUNTA IL DITO SU CERNICCI (ASSESSORE COMUNE PERUGIA)

Gianluca Cirignoni (Lega nord) attacca l’assessore comunale di Perugia, Andrea Cernicchi perché “nel corso del Seminario di approfondimento organizzato dall'assessorato alle politiche sociali – welfare su strumenti di programmazione sociale, tenutosi stamani a Palazzo Cesaroni, ha auspicato ‘l’aiuto della natura per porre fine a questo governo nazionale’”. Denunciando, su questa “infelice battuta” anche “l’applauso dello stesso assessore Carla Casciari”, per Cirignoni “questo comportamento la dice lunga su come, nella nostra regione, in 40 anni di governo la sinistra abbia creato una casta che mira solo a perpetuare se stessa, sulle spalle degli Umbri”. Secondo il capogruppo leghista è importante “realizzare un sistema regionale che abbia le capacità di creare le risorse finanziarie necessarie a sostenere il suo welfare”.

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19 Lug 2010 01:00

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   (Acs) Perugia, 19 luglio 2010 – Il capogruppo della Lega nord, Gianluca Cirignoni punta il dito sulla “infelice battuta dell’ assessore comunale di Perugia, Andrea Cernicchi” relativa “‘all'auspicabile aiuto della natura per porre fine a questo governo nazionale’, applaudita dalla quasi totalità dei partecipanti e dai componenti del tavolo degli oratori, assessore regionale Casciari compresa, nel corso del Seminario di approfondimento organizzato dall'assessorato alle politiche sociali – welfare su strumenti di programmazione sociale tenutosi stamani a Palazzo Cesaroni”. “Questo comportamento – scrive Cirignoni - la dice lunga su come, nella nostra regione, in 40 anni di governo la sinistra abbia creato una casta che mira solo a perpetuare se stessa, sulle spalle degli Umbri. L'assessore Cernicchi – aggiunge - farebbe meglio ad interessarsi insieme alla Giunta di Perugia, della politica di concessione di residenza del suo comune, che ha aperto le porte della città a tanti soggetti, che gravano sul nostro welfare senza dare il minimo contributo”. “Gli inevitabili provvedimenti presi dal Governo – aggiunge il capogruppo leghista - per far fronte alla crisi economica, e la riforma strutturale dello stato che verrà attuata con il federalismo, hanno posto l'accento sulla sostenibilità del ‘modello umbro’ di welfare, fino ad oggi finanziato dall'amministrazione centrale. Non potendo più assistere all'incontrollata espansione del debito pubblico, - aggiunge - a cui hanno contribuito e contribuiscono anche le regioni, come testimoniato dai recenti studi pubblicati dalla Cgia di Mestre, anche l'Umbria dovrà fare la propria parte con una riforma del sistema endoregionale che punti alla responsabilizzazione degli amministratori locali alla sostenibilità, alla trasparenza e all'efficienza”. Per Cirignoni e necessario “ripensare il modello regionale di welfare mettendo al primo posto gli Umbri, intesi come cittadini italiani, residenti storici nella nostra regione, al fine di non dover più assistere a quelle che sono vere e proprie liste nelle quali le famiglie umbre sono sempre all'ultimo posto. Il welfare, - commenta - in una regione come la nostra con meno di un milione di abitanti, non può avere velleità di assistenza universalistica, ma se concentrato in primis verso gli Umbri può dare le giuste risposte ai bisogni della popolazione”. “La sinistra – conclude - dopo aver perseguito per 40 anni la creazione di un sistema assistenzialista a discapito del sostegno ai settori produttivi, è chiamata da questa manovra e dal federalismo a fare i conti con il proprio operato. E’ urgente realizzare un sistema regionale che abbia le capacità di creare le risorse finanziarie necessarie a

sostenere il suo welfare”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 19/07/2010