(Acs) Perugia, 17 giugno 2010 – L'assessore regionale Vinti e quello provinciale Bertini fanno più che bene a mettersi al lavoro per risolvere le questioni generate dall'applicazione del decreto in materia di vigilanza e controllo sulle costruzioni in zona sismica; ma prima dovrebbero incontrare tutti i soggetti istituzionali e privati coinvolti, per evitare contrapposizioni negative in tema di competenze anche se questo dovesse comportare una proroga dell'entrata in vigore della legge regionale 5 del gennaio scorso,.
A proporre un confronto preventivo con le categorie professionali è il consigliere regionale Massimo Buconi (Socialisti e riformisti) che chiama in causa, “anche le perplessità suscitate dalla Determinazione dirigenziale della Provincia di Perugia, la numero 5.602 dell'otto giugno”, nella quale però il consigliere intravvede, “alcuni elementi positivi, capaci di superare i problemi aperti dalla legge nazionale sopratutto sul ruolo dei geometri”.
Definire bene e preventivamente i compiti da riconoscere a ingegneri, geometri ed architetti, “per evitare contrapposizioni corporative” - conclude Buconi - è essenziale in considerazione della complessità della materia e dell'impatto che riverbera su importanti categorie economiche. GC/gc