(Acs) Perugia, 23 marzo 2011 - “Il prossimo 4 aprile è fissato il termine ultimo per la sottoscrizione delle manifestazioni d’interesse vincolanti per l’acquisto ed il rilancio del gruppo Merloni, una data importante oltre la quale è ragionevole non andare”. Così il consigliere del Partito Democratico, Andrea Smacchi che sottolinea come la Regione Umbria, “grazie al diretto e costante interessamento sia della presidente Marini che dell'assessore alle Attività produttive Rossi, ha previsto, nel collegato alla manovra di bilancio 2011, delle agevolazioni in materia di Irap tese a favorire lo sviluppo economico e l'occupazione a tempo indeterminato”.
Smacchi fa sapere che, nello specifico, “sono previste deduzioni fino al 75 per cento del costo del lavoro del personale in caso di acquisizione di aziende o rami di azienda da imprese in amministrazione straordinaria che, nel caso della Merloni, comporterebbe un investimento di circa 1 milione di euro all'anno per quattro anni. Questo nuovo ed importante segnale da parte della regione Umbria - osserva l'esponente del PD - è volto, nel caso della Merloni, a fornire una ulteriore spinta per l'acquisizione degli stabilimenti, la ripresa dell'attività e la piena occupazione”.
Per Smacchi è giunto il momento di “scoprire le carte”: “Sia la cordata cinese che quella iraniana – spiega - devono passare dalle parole ai fatti, ed il Governo deve sollecitare la chiusura di questa fase per poi passare all’analisi approfondita dei piani industriali e delle strategie per il rilancio degli stabilimenti del Gruppo, primo fra tutti quello di Colle di Nocera Umbra. In questo contesto – aggiunge - occorre che la proroga della Cassa integrazione per i lavoratori sia deliberata al più presto visto l’approssimarsi della scadenza del prossimo 22 Maggio. Il Comune di Nocera Umbra – ricorda il consigliere del PD - è anche inserito tra le aree ammissibili agli aiuti destinati a favorire lo sviluppo dei territori svantaggiati che prevedono agevolazioni del 20 per cento delle somme investite per le piccole imprese e il 30 per cento per quelle medie. I benefici della Legge Marzano hanno la durata di quattro anni di cui due e mezzo già trascorsi. Per questo – conclude Smacchi - è necessario che il quadro si definisca in maniera completa creando i presupposti affinché gli investimenti della Regione Umbria e l'impegno delle Istituzioni locali portino alla riapertura, nel più breve tempo possibile, di tutti gli stabilimenti del Gruppo”. RED/as