(Acs) Perugia, 6 novembre 2012 - “Le dimissioni del Consiglio di amministrazione di Umbria Mobilità sono state nient’altro che un atto dovuto, alla luce della drammatica situazione creatasi all’interno dell’azienda ad opera di una gestione a dir poco deficitaria”. Lo affermano i consiglieri regionali del Pdl Andrea Lignani Marchesani e Massimo Monni, secondo cui “aver giustificato la fine dell’attuale Cda con la necessità di ottemperare ai nuovi dettati normativi serve forse a salvare la forma, ma non cambia la sostanza di scelte politiche profondamente errate e di discriminazioni inaccettabili nei confronti dei dipendenti, cui sono stati tagliati i livelli retributivi senza nulla togliere a manager e dirigenti”.
Lignani e Monni si augurano che “il nuovo Consiglio di amministrazione, che sarà espresso dagli enti pubblici azionisti, possa essere espressione di valide competenze e non di logiche di spartizione partitocratica: un parametro, questo, che sarebbe un ulteriore schiaffo alle esigenze degli utenti, sottoposti a tariffe sempre più salate in ambio di servizi sempre meno efficienti, e a quelle degli stessi lavoratori, cui sono stati sottratte certezze e tranquillità”. RED/mp