UMBRIA MOBILITÀ: “PROGETTO SBAGLIATO FIN DALL'INIZIO. LA COMMISSIONE DI INCHIESTA FARÀ CHIAREZZA SUGLI ERRORI COMMESSI" - CONFERENZA STAMPA DI LIBERATI E CARBONARI (M5S) A PALAZZO CESARONI

Si è svolta questa mattina a Palazzo Cesaroni la conferenza stampa dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, su Umbria Mobilità. Liberati e Carbonari hanno chiesto l'attivazione immediata della Commissione di inchiesta e la revisione del Piano trasporti, proponendo poi che “la Giunta regionale metta le sue auto blu al servizio di studenti e pendolari a cui, con la chiusura della Fcu, è stato tolto un servizio di trasporto essenziale”.

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22 Set 2017 13:45

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(Acs) Perugia, 22 settembre 2017 - “La Commissione di inchiesta su Umbria Mobilità, che le opposizioni consiliari hanno richiesto, deve essere attivata immediatamente, per fare finalmente chiarezza non solo sulla chiusura della ferrovia regionale, ma su un progetto di unificazione del trasporto pubblico locale nato male e terminato ancora peggio”. Lo hanno chiesto, durante la conferenza stampa che si è svolta a Palazzo Cesaroni, i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari.

Per Liberati e Carbonari sarebbe opportuno che “la Giunta di palazzo Donini mettesse le proprie auto blu al servizio di studenti e pendolari a cui, con la chiusura della ferrovia regionale, è stato tolto un servizio di trasporto essenziale”.

Gli esponenti dell'opposizione all'Assemblea legislativa dell'Umbria hanno ripercorso le vicende che hanno portato alla chiusura della ex Fcu, rimarcando quanto emerso dai lavori della Seconda commissione “in relazione al mancato utilizzo dei fondi che la Regione assegnava ad Umbria Mobilità per la manutenzione della linea ferroviaria, ma che venivano destinati ad altro, portando così la linea al degrado, obbligando alla riduzione della velocità e poi alla interruzione del servizio su ferro. La Corte dei Conti - hanno spiegato – ha evidenziato che Umbria Mobilità non ha rispettato il piano di rimborso del prestito ricevuto dalla Regione, da cui riceveva comunque 4,8 milioni di euro all'anno. L'esigenza di fare chiarezza, però, non riguarda soltanto gli ultimi avvenimenti, ma l'intera storia di Umbria Mobilità, nata dalla fusione delle vecchie società di trasporto pubblico, alcune con una gestione razionale ed altre meno. Probabilmente le inefficienze del trasporto su gomma si sono ripercosse sulla ferrovia regionale, a cui sono state sottratte le risorse necessarie per tenere aperta l'infrastruttura”.

Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari hanno poi criticato la maggioranza consiliare perché “non ha designato il proprio terzo rappresentante nella Commissione di inchiesta, bloccandone di fatto l'attivazione. È invece quanto mai necessario rendere operativo l'organismo di indagine, per capire, tra l'altro, quanto e quale personale verrà trasferito dalla ex Fcu a Rfi e quali professionalità invece resteranno in Umbria mobilità per poi dare vita alla prevista Agenzia regionale per il trasporto pubblico”.

“Siamo di fronte – hanno rimarcato durante l'incontro - ad un nuovo e plateale fallimento della politica. Vorremmo capire perché la linea Ponte San Giovanni-Sant'Anna è stata chiusa a febbraio e poi non sono mai partiti i lavori, neppure quelli di sminamento. Andrebbe spiegato perché si continua a parlare di una ristrutturazione solo parziale della linea e perché vengono date rassicurazioni sulla data di apertura (nel 2018) quando è chiaro che ci vorranno almeno 4 anni solo per ripristinare 45 chilometri. Il Piano trasporti dovrebbe essere aggiornato alla nuova situazione, che vede il trasporto pubblico interamente incentrato sulla gomma”.

Erano presenti all'incontro con i media regionali anche il senatore Stefano Lucidi e il consigliere comunale M5S di Terni Federico Pasculli. MP/

Ultimo aggiornamento: 25/09/2017