UMBRIA MOBILITÀ: “NON SI USINO I TAGLI GOVERNATIVI A PRETESTO DI UNA SITUAZIONE DI BILANCIO GRAVEMENTE COMPROMESSA, CHE INCIDERÀ SUI SERVIZI EROGATI” - INTERROGAZIONE DI LIGNANI MARCHESANI (PDL)

Il consigliere regionale del Popolo della Libertà, Andrea Lignani Marchesani ha presentato una interrogazione all'esecutivo di Palazzo Donini dove chiede “chiarimenti rispetto al sopravvenuto debito verso terzi da parte di 'Umbria T.P.L.' (Trasporto Pubblico Locale) e 'Mobilità S.p.A' e conseguente possibile mancato pagamento di stipendi e tredicesime ai dipendenti della stessa azienda”. Lignani, dopo aver sottolineato che “la decadenza del servizio pubblico locale umbro non è imputabile ai tagli governativi” punta il dito sulle “politiche gestionali errate, a cominciare dalla fusione delle varie realtà in un’azienda unica, un atto che ha squilibrato le relazioni fra i territori ed il rapporto ferro/gomma, con una governance incapace anche solo di omogeneizzare i contratti”.

Data:

04 Nov 2011 00:00

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(Acs)Perugia, 4 novembre 2011 - “La nuova tegola sul bilancio di 'Umbria T.P.L' e 'Mobilità S.p.A', che potrebbe determinare la mancata erogazione di stipendi e tredicesime ai dipendenti, riporta d’attualità la drammatica situazione del trasporto pubblico locale dell’Umbria”. Così il consigliere regionale del PdL, Andrea Lignani Marchesani che annuncia di aver presentato una interrogazione alla Giunta regionale per chiedere chiarimenti sulla “reale possibilità da parte di Umbria T.P.L. (TrasportoPubblico Locale) e Mobilità S.p.A di prevedere il mancato pagamento di stipendi e tredicesime ai dipendenti dell’azienda stessa”.


 

Per Lignani, si tratta di “una situazione determinata da politiche gestionali errate, a cominciare dalla fusione delle varie realtà in un’azienda unica, un atto che ha squilibrato le relazioni fra i territori ed il rapporto ferro/gomma, con una governance incapace anche solo di omogeneizzare i contratti.

Non c’è chiarezza – osserva - sulla certificazione del bilancio 2010 e sul preventivo 2011 perché non è chiaro 'quando' e 'come' si sia insediato il Collegio dei Revisori dei Conti dell’azienda unica e soprattutto 'da chi' sia composto, visto la lacunosa risposta dell’assessore Rometti ad una mia interrogazione, in tal senso, fatta nello scorso mese di giugno”.


 

Resta nei fatti – evidenzia Lignani - che il primo bilancio unitario si chiude con debiti per quasi 400 milioni di euro, appesantiti dalla recente sentenza giudiziaria che mette a rischio lo stipendio dei dipendenti. Non è dunque accettabile – aggiunge il consigliere regionale -, in questo quadro, che la decadenza del servizio pubblico locale umbro, la contrazione dei servizi e delle corse, siano imputati ai tagli governativi solo per gettare fumo negli occhi ai cittadini e trasformare così, quello che è un clamoroso fallimento del centrosinistra umbro, in un inaccettabile scaricabarile al livello nazionale delle proprie responsabilità politiche ed amministrative”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 04/11/2011