UMBRIA MOBILITÀ: “L'EFFICIENTAMENTO SARÀ UN PROCESSO NATURALE CHE HA BISOGNO DI TEMPO. NEL NUOVO PIANO DEI TRASPORTI PIÙ SPAZIO AI PRIVATI” - IN II° COMMISSIONE L'ASSESSORE ROMETTI RISPONDE A ZAFFINI (FD'I)

Nel corso della riunione odierna della Seconda Commissione l'assessore regionale ai Trasporti, Silvano Rometti ha risposto ad alcuni quesiti posti dal capogruppo di Fratelli d'Italia, Franco Zaffini, sulla situazione attuale di Umbria Mobilità ed in particolar modo sui tagli delle linee, sull'apertura ai privati e sui tempi della privatizzazione dell'azienda. Nel sottolineare che l'efficentamento dell'azienda sarà graduale e che nel prossimo Piano regionale dei trasporti verrà riservato più spazio agli operatori privati, Rometti ha ribadito che la gara per la vendita del 70 per cento della società viene seguita dal Consiglio di amministrazione e non dalla Regione. Saranno poi i soci a decidere, in seguito, quali ulteriori quote mettere eventualmente in vendita. Per Zaffini, “la Giunta regionale non ha altro pensiero che liberarsi di un'azienda gravata dai problemi creati dalla stessa Regione”.

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10 Lug 2013 01:00

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(Acs) Perugia, 10 luglio 2013 - “Con quali criteri e con quale logica si sta provvedendo ai tagli delle linee del trasporto pubblico; quando si procederà a stilare accordi con i privati per alcuni servizi, soprattutto in territori marginali; a che punto è il percorso della privatizzazione dell'azienda e con quali garanzie si procederà”. Sono i quesiti che il consigliere regionale Franco Zaffini (Fd'I) ha posto nuovamente in Seconda Commissione (presieduta da Gianfranco Chiacchieroni) all'assessore regionale ai Trasporti, Silvano Rometti circa la situazione attuale di Umbria Mobilità.

“La rimodulazione dei servizi di Umbria Mobilità – ha risposto Rometti - rappresenta una operazione dettata da precisi criteri definiti, anzi, sostanzialmente imposti dal Governo Monti con la legge di Stabilità del 2012. Sono state di fatto introdotte nuove regole per l'esecuzione di servizi del trasporto pubblico in una logica di efficientamento complessivo del sistema. Il Fondo nazionale dei trasporti prevede per quest'anno 4milardi 960milioni a fronte dei precedenti 6miliardi 300milioni. Per questo, nei giorni scorsi, tutte le Regioni italiane hanno chiesto al ministro ai Trasporti e Infrastrutture Maurizio Lupi che il fondo venga nuovamente rifiscalizzato e portato per l'anno in corso all'importo necessario per il fabbisogno storico del trasporto pubblico. L'efficientamento sarà comunque un processo naturale che ha bisogno di tempo. Le Regioni, tuttavia, da subito sono obbligate a fare operazioni specifiche in tal senso. La difficoltà, per una regione come la nostra, stante la tipologia insediativa del nostro territorio, è raggiungere il 35 per cento del fabbisogno economico e finanziario dagli introiti dei biglietti. Ad oggi, dalla gomma proviene circa il 18 per cento. L'indicazione governativa è quella di favorire i servizi a domanda alta, penalizzando quelli a domanda debole. Sulla razionalizzazione dei costi stiamo lavorando contestualmente con la predisposizione del Piano regionale dei trasporti e quello di bacino. Stiamo portando avanti una attenta ricognizione sul territorio accogliendo segnalazioni da parte delle istituzioni locali che stiamo approfondendo. È chiaro che, come Regione, valuteremo situazioni oggettive. Nel nuovo Piano regionale dei trasporti particolare spazio sarà riservato agli operatori privati che, in Umbria, rappresentano una realtà particolarmente significativa e che danno lavoro ad oltre mille persone. È chiaro, numeri alla mano, che, in Italia, negli ultimi 4 anni, il sistema dei trasporti è stato il più penalizzato. Per quanto riguarda i servizi, già dalla prossima settimana sarà definita una bozza utile ad aprire un confronto partecipato con tutti i soggetti interessati”.

Parlando poi dell'ingresso di un nuovo socio all'interno di Umbria Mobilità, dopo aver ribadito quanto già detto nella giornata di ieri dalla stessa presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini che, cioè, 'in questi ultimi sette mesi la Regione ha garantito un livello di attenzione assolutamente straordinario, impegnando dal proprio bilancio ben 25 milioni di euro per scongiurare il precipitare della situazione economica e finanziaria dell'azienda, a salvaguardia del servizio di trasporto pubblico, dei salari e del posto di lavoro dei dipendenti della società”, Rometti ha ricordato che “la Regione Umbria detiene solo il 27 per cento delle quote di UM, non risultando dunque un socio neanche di maggioranza relativa. La gara per la vendita del 70 per cento della società viene seguita dal Consiglio di amministrazione e non dalla Regione. Saranno poi i soci a decidere, eventualmente, quali ulteriori quote mettere in vendita in seguito”.

Per Zaffini, dalle risposte dell'assessore “traspare la netta sensazione che la Regione, oggi, non ha altro pensiero che liberarsi di un'azienda con problemi creati dalla stessa Regione che ha fatto seguire ad un percorso tardivo, ma condivisibile, di unificazione delle aziende, prassi operative tipiche del loro sistema di potere. Un sistema fatto di favoritismi nella scelta degli amministratori e di comprimersi al ribasso nella definizione delle politiche gestionali. Il risultato è sotto gli occhi di tutti ed ormai rappresenta la classica patata bollente”. AS/

Ultimo aggiornamento: 10/07/2013