UMBRIA MOBILITÀ: ENTRANO NEL VIVO I LAVORI DELLA COMMISSIONE D'INCHIESTA - IN AUDIZIONE L'AMMINISTRATORE UNICO BUFALONI

Con una lunga audizione dell’amministratore unico di Umbria Mobilità (UM) Ferruccio Bufaloni  svoltasi ieri a Palazzo Cesaroni, è entrata nel vivo l’attività della Commissione d’inchiesta “Gestione delle imprese della mobilità pubblica partecipate dalla Regione Umbria e individuazione delle cause dell'attuale crisi finanziaria di Umbria Mobilità e di altre imprese della mobilità operanti in Umbria", presieduta da Carla Casciari (PD) e insediatasi lo scorso 2 ottobre. Al centro dei lavori le questioni relative a Roma Tpl, al processo di fusione della aziende umbre in UM, gli obiettivi di sviluppo. 

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27 Ott 2017 14:45

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(Acs) Perugia, 27 ottobre 2017 – Con una lunga audizione dell’amministratore unico di Umbria Mobilità (UM) Ferruccio Bufaloni, svoltasi ieri a Palazzo Cesaroni, è entrata nel vivo l’attività della Commissione d’inchiesta “Gestione delle imprese della mobilità pubblica partecipate dalla Regione Umbria e individuazione delle cause dell'attuale crisi finanziaria di Umbria Mobilità e di altre imprese della mobilità operanti in Umbria", presieduta da Carla Casciari (PD) e insediatasi lo scorso 2 ottobre (https://goo.gl/x1JyQ3).

Bufaloni, coadiuvato dal dirigente Pasquale Pasquini (Area legale, personale e affari generali), ha tracciato un quadro della situazione dell’azienda nata nel 2010 dalla fusione delle quattro società di trasporto umbre: Apm, Atc, Ssit e Fcu. Una situazione ben conosciuta all’Amministratore unico che è stato scelto dall’assemblea dei soci il 28 luglio scorso ma che nel 2012, insieme a Salvatore Santucci, era stato nominato come advisor.  Il mandato era di curare il piano di ristrutturazione della società che l'avrebbe portata alla sua  definizione attuale, con lo scorporo di beni e attività connesse al servizio di trasporto pubblico locale alla “Umbria mobilità esercizio srl” poi ceduta a Busitalia del gruppo FS, e il mantenimento in capo a UM della proprietà e gestione degli immobili e dell'infrastruttura ferroviaria ex Fcu. 

Tra le criticità che hanno reso nel tempo complessa la situazione dell'azienda, l'Amministratore unico ha indicato ai commissari la questione legata alla costituzione della società Roma Tpl (2010), con i tre soci paritari UM, Cotri e Vtm Marozzi, per la gestione  di alcune linee periferiche della Capitale su bando di gara Atac (presenza di UM nella Capitale deriva da Apm che nel 2000 aveva avviato un'attività attraverso la società Tevere scarl). Le difficoltà rilevate riguardavano, sia l'aspetto finanziario, per mancati introiti a fronte di rilevanti costi di esercizio, sia la governance e le garanzie per UM. Ciò avrebbe concorso in maniera rilevante  a determinare una situazione finanziaria problematica per difficoltà di riscossione crediti  ed esposizione bancaria. La gestione del servizio in Roma Tpl viene comunque interrotta nel 2013. Allo stato attuale UM è impegnata nella “difficile” operazione di recupero dei crediti “romani” riconosciuti ormai in via definitiva nel Lodo Atac, con sentenza della Cassazione del 2016. 

Approfondita da Bufaloni anche la vicenda relativa al processo di fusione tra le società umbre di trasporto (Apm, Atc, Ssit e Fcu) che avrebbe portato alla costituzione della società Umbria tpl e mobilità spa, a capitale pubblico tra Regione Umbria (20,30%), Provincia di Perugia (31,84), Comune di Perugia (22,86), Comune di Spoleto (5) e Atc spa Terni (20). Alcune criticità sono state rilevate anche in quella operazione perché la nuova società  eredita partecipazioni, contratti in essere e criticità economico-finanziarie di realtà diverse fra loro, emerse in alcuni casi in fase successiva alla fusione e che necessitano quindi di interlocuzioni e aggiustamenti tra i soci.

Dopo lo scorporo del servizio di trasporto pubblico locale (ora gestito da Busitalia) a UM è rimasta la gestione del servizio Ferro ex Fcu. Bufaloni ha ricordato che la “momentanea sospensione” del trasporto su ferro, per l'effettuazione dei complessi interventi di manutenzione straordinaria, è stata determinata dalle condizioni generali di sicurezza della linea, ormai al di sotto degli standard minimi definiti dalle normative. Anche per il servizio ferro-Fcu, come fatto per quello su gomma, l'obiettivo è di far sì che l'infrastruttura sia valorizzata tanto da poter essere appetibile sul mercato nazionale per attivare utili sinergie. 

L'impegno di UM per l'immediato futuro è di stabilizzare la situazione economico-finanziaria e verificare le volontà dei soci per proseguire ulteriormente nel processo di risanamento e sviluppo della società, anche al fine di realizzare le condizioni ottimali perché possa avvenire la trasformazione di Umbria Mobilità in Agenzia unica per la mobilità e il trasporto pubblico locale, come previsto dalla legge regionale “9/2015”. 

Ai lavori della Commissione, oltre alla presidente Casciari, erano presenti i consiglieri Maria Grazia Carbonari (vicepresidente-M5S), Attilio Solinas (Mdp), Raffaele Nevi (FI-). E, come consiglieri “esterni”: Marco Squarta (FdI), Claudio Ricci (RP), Valerio Mancini (LN), Andrea Liberati (M5S). TB/

Ultimo aggiornamento: 20/11/2017