(Acs) Perugia, 23 novembre 2017 – I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Maria Grazia Carbonari e Andrea Liberati hanno presentato una interrogazione (verrà discussa nel Question time di martedì prossimo) riguardante il trasporto pubblico e chiedono di sapere “la data certa entro la quale la Regione si impegna a definire il sostegno economico ai tanti pendolari che hanno bisogno della 'Carta Tutto Treno', comunicando, su altro fronte, come vorrà intervenire per tutelare gli utenti del Minimetro, nonché la stessa immagine della città di Perugia e dell’Umbria, alla luce dei piani di dismissione della Giunta comunale, chiarendo al contempo se e come la Regione scongiurerà ulteriori carichi finanziari diretti e indiretti (attraverso garanzie, fideiussioni, contratti derivati propri o di enti partecipati) da parte di Minimetro S.p.A., in considerazione delle enormi uscite finanziarie testimoniate dal bilancio”.
Nel documento ispettivo, i due esponenti pentastellati rimarcano come “nell’ambito delle diverse tipologie di trasporto pubblico, sono numerosi i problemi che attanagliano l’utenza in Umbria a partire dalla chiusura della ex Fcu e il tracollo di Umbria Mobilità. In un comunicato stampa dello scorso mese di febbraio, l’assessore ai Trasporti, Giuseppe Chianella, dichiarava che 'dopo aver raggiunto l'accordo con i rappresentanti degli utenti si sarebbe impegnato per concludere l'accordo con Trenitalia' in merito alla Carta Tutto Treno, riservata ai soli residenti umbri, dotati di abbonamento mensile o annuale. Poi, il 2 marzo successivo, sempre lo stesso assessore assicurava che si sarebbe proceduto alla revisione dell’Accordo sottoscritto tra Regione Umbria e Trenitalia per la commercializzazione della Carta Tutto Treno Umbria 2017 'così da rispondere in maniera adeguata alle richieste avanzate dai pendolari umbri, un impegno che la Regione si era assunta e che ora viene rispettato. Sono passati ben otto mesi da allora – aggiungono Carbonari e Liberati -, ma la situazione non è affatto cambiata”.
“Su altro fronte – si legge nell'interrogazione -, la Regione partecipa indirettamente attraverso la controllata di Umbria Tpl e Mobilità S.p.A, Metro Perugia S.c.a.r.l., al capitale di Minimetro S.p.A. (30 per cento), mentre la rimanente quota di maggioranza appartiene al Comune di Perugia (70 per cento), ma, secondo notizie di stampa, al Comune di Perugia, soffrendo di una 'grave situazione finanziaria' perdurante da anni, ci sarebbe stata richiesta di un intervento da parte della Corte dei Conti entro due mesi per mettere in sicurezza il bilancio”.
“La Giunta comunale – aggiungono Carbonari e Liberati - proporrebbe alcune azioni di contenimento, tra cui l’intenzione di dismettere le quote detenute nella società Minimetro S.p.A. per un presunto 'valore in termini di cassa di 4 milioni di euro realizzabile entro 6-8 mesi'. La Giunta comunale affermerebbe inoltre che tale azione 'genera risparmi di spesa corrente per minori corrispettivi legati al contratto di servizio”, con “risparmi stimabili in circa un milione di euro all’anno'”. RED/as