(Acs) Perugia, 29 settembre 2010 - “I rincari dei biglietti sono la punta dell'iceberg. I pesanti tagli decisi dal Governo Berlusconi, sommati alle disattenzioni del precedente Governo regionale, rendono difficilissima la situazione del trasporto locale”. Paolo Brutti, consigliere regionale e responsabile nazionale del dipartimento ambiente e infrastrutture dell'Italia dei Valori, lancia l'allarme per “la crisi della mobilità in Umbria”.
“Al termine dell'audizione in II Commissione – evidenzia Brutti - è bene informare i cittadini che l'intero sistema rischia di perdere un terzo delle corse e 300 dipendenti. Inoltre non sono possibili miglioramenti per i collegamenti ferroviari, già ridotti a livelli infimi e nulla può essere fatto per i maltrattati pendolari. A tutto questo va aggiunto il carico esorbitante del minimetrò di Perugia, che a fronte dei 2,3 milioni di euro ricavati ogni anno deve sostenere un costo di 11 milioni tra manutenzioni e mutui, deficit che la giunta Boccali è costretta a ripianare con 9 milioni di sovvenzione annua”.
Per il consigliere regionale dell'Italia dei valori “rincarare i biglietti senza fornire un miglioramento del servizio vuol dire fallire il nostro compito di pubblici amministratori. Bisogna ripartire dalle fondamenta e allestire un nuovo progetto dei Trasporti regionali. Al contrario, se continuiamo a rattoppare l'attuale sistema, finiamo per bruciare anche le ultime risorse rimaste”. MP