TRASPORTO FERROVIARIO: “GESTIONE INCONGRUA DA PARTE DELLA REGIONE” – PER LIGNANI MARCHESANI (PDL) “DIMINUITA LA QUALITÀ E SACRIFICATA LA FCU”

Il consigliere regionale del Pdl Andrea Lignani Marchesani, interroga la Giunta regionale sulle questioni relative alla gestione del contratto di servizio con Trenitalia per il trasporto ferroviario. “Incongrua e causa di scadimento di qualità dei servizi” viene giudicata da Lignani Marchesani l’azione dell’Esecutivo regionale che ha “sacrificato di fatto la Fcu a favore di Trenitalia, danneggiando pendolari e studenti”. Secondo Lignani con solo “un po’ più attenzione si sarebbe potuto risparmiare e valorizzare realmente la Fcu e non semplicemente tagliare le corse e squalificare il servizio”.

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17 Set 2010 01:00

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(Acs) Perugia, 17 settembre 2010 - Il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Pdl) punta criticamente l’attenzione sulla gestione da parte dell’Esecutivo umbro del trasporto ferroviario regionale e, con una interrogazione chiede alla Giunta una “valutazione del comportamento di ‘Trenitalia’ che, a fronte di un ingiustificato aumento del costo dei biglietti, prosegue nel non voler ripristinare corse in tratte e orari molto frequentati da studenti e lavoratori umbri”. Si vuole inoltre sapere se la Regione giudichi “conveniente la scelta di firmare il ‘Contratto di servizio’ con ‘Trenitalia’, nonostante la prevedibile scarsa sensibilità di detta azienda per gli utenti umbri” e, infine, se  la neonata Holding del trasporto e le sue Aziende provinciali “abbiano ancora come finalità strategica la valorizzazione del trasporto su ferro”.

Lignani Marchesani, nel far rilevare la “diminuzione della qualità del servizio offerto da Trenitalia”, si dice convinto che l’assessore regionale ai trasporti, Silvano Rometti, “che incolpa il governo dei tagli e conseguenti aumenti, dovrebbe riflettere sulla cattiva gestione regionale, già iniziata con l’assessore Mascio, che ha sacrificato la Fcu a favore di Trenitalia per ciò che riguarda i chilometri-treno delle corse tra Terontola e Foligno e tra Terni e Orte. Servizi – spiega che sono stati pagati tra l’altro oltre il 50 per cento in più e, aggiungendo danno e beffa, rispristinandone in parte solo alcune, per le giuste proteste di pendolari e studenti”. E secondo Lignani con solo “un po’ più attenzione si sarebbe potuto risparmiare e valorizzare realmente la Fcu e non semplicemente tagliare le corse e squalificare il servizio”.

Spiega Lignani nell’interrogazione che la Regione dell’Umbria ha da anni firmato dei Contratti di servizio con “Trenitalia” per la gestione della tratta ferroviaria Foligno-Terontola, l’ultimo dei quali nel dicembre 2009. Sempre Trenitalia, fino al 2009 (anno in cui è stata approvata la legge numero 89 che lo impedisce) subappaltava alla Fcu la gestione di alcune tratte. In conseguenza di ciò (dal dicembre 2009) la Fcu non ha più effettuato numerose corse - per circa 170mila Km - sulle direttrici Foligno-Terontola e Terni-Orte-Orvieto, sostituendole con autobus proprio perché le tratte sono di pertinenza di “Trenitalia.

L’esponente del Pdl fa inoltre rilevare che “Trenitalia” anche nel recente orario ferroviario ha confermato la volontà di non effettuare più numerose corse - nelle tratte sopra ricordate - in alcune fasce temporali, “solitamente utilizzate da molti lavoratori e studenti umbri che hanno subito gravi disagi e disservizi. E alcune di queste corse – sottolinea Lignani – sono state reintrodotte, anche a seguito delle proteste dei pendolari, come è stato comunicato dallo stesso Rometti”.

Il consigliere Lignani Marchesani prosegue poi in una dettagliata disamina dei contenuti ed effetti del contratto di servizio tra Trenitalia e Regione Umbria: vengono riconosciuti a quest’ultima oltre 9 euro a chilometro (contro i 7,43 euro a km del Contratto precedente), quando nel subappalto, che precedentemente poteva ottenere “Fcu”, a detta società venivano riconosciuti da “Trenitalia”circa 5 euro/km; dal luglio 2010, a fronte di un taglio consistente di corse o di loro sostituzioni con mezzi su gomma, il costo del  biglietto è aumentato del 20 per cento,  per di più con la preclusione dell’accesso ai nuovi treni ad alta velocità.

Lignani ricorda inoltre di aver già in passato rilevato “l’incongruità della scelta della Regione in materia di trasporto ferroviario, che aveva avuto come conseguenza anche quella di mettere grave difficoltà una società partecipata come Fcu e gli stessi utenti”.

Sottolinea infine l’interrogante che con la nuova programmazione dei servizi ferroviari di Fcu entrata in vigore il 13 settembre, sono state introdotte nuove corse nelle fasce orarie e nelle tratte ricordate, cui si può accedere con titoli di viaggio “Trenitalia” e che “queste nuove corse Fcu comportano per la Regione dell’Umbria un nuovo esborso finanziario, quando queste avrebbero potuto essere effettuate da “Trenitalia” nell’ambito del Contratto di servizio firmato l’anno scorso. RED/tb

Ultimo aggiornamento: 17/09/2010