(Acs) Perugia, 14 aprile 2016 - “Per togliere l'Umbria dall'attuale isolamento nei trasporti occorre una cifra pari a circa 45milioni euro all'anno per dieci anni, quindi un totale di 450 milioni, come risulta dall'ultimo Piano regionale dei trasporti e dai confronti in Commissione”. Così il consigliere Claudio Ricci (RP) il quale sottolinea che “tutto è apprezzabile: ordini del giorno e interpellanze parlamentari incluse, ma 'praticamente' è di queste risorse che abbiamo bisogno”.
Ricci ribadisce quindi che è prioritario "sviluppare il sistema ferroviario per servizi e pendolari, con almeno 20 convogli in più, come pure quelli a media alta/velocità in Umbria. Più in particolare sono da considerare essenziali: il raddoppio ferroviario della Spoleto- Terni, il raddoppio selettivo, solo in alcune tratte, della Foligno-Terontola nonché verificare la fattibilità economica della variante ferroviaria Roma-Orte-Falconara-Ancona, con la stazione presso l'aeroporto dell'Umbria. Per quanto attiene alla Ferrovia centrale umbra – aggiunge - bisogna sostenerne la riqualificazione e valorizzazione, E anche in questo caso occorrono circa 40milioni di euro complessivi nel quadro della concessione a Rfi (Rete Ferroviaria Italiana).
Per quanto riguarda l'aeroporto “San Francesco”, secondo Ricci occorre "coinvolgere nella gestione i privati anche con forme di azionariato diffuso, come nelle Public Company, per sviluppare linee aree stabili e, quindi, l'economia, l'attrattività di investimenti e il turismo internazionale. Tutto ciò – ricorda - anche in considerazione del fatto che per la riqualificazione e le relative infrastrutture di accesso allo scalo sono stati investiti circa 60milioni di euro, e ottenuta la concessione di gestione per la Sase per venti anni”.
“In sostanza – conclude il consigliere Ricci - apprezziamo gli ordini del giorno o le interpellanze parlamentari sul tema, ma occorre concretezza e autorevolezza a partire dalla Giunta Regionale per ottenere ciò che gli umbri devono avere, anche per l'importanza che la nostra terra assume nel mondo. Basterebbe ricordare che gli ultimi due Papi hanno acquisito" il nome da due Santi dell'Umbria: San Benedetto e San Francesco”. RED/tb