(Acs) Perugia, 28 agosto 2017 – “L'annunciato raddoppio dell'Fcu ancora non è pervenuto: raddoppiano solo le false promesse della politica”. È quanto dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Maria Grazia Carbonari.
“Nel gennaio 2015, quando manca poco alle elezioni regionali, - ricorda Carbonari - l’assessore ai Trasporti della prima Giunta Marini, Silvano Rometti, dichiara trionfalmente che finalmente sarebbe partito il raddoppio della tratta ferroviaria tra Sant’Anna e Ponte San Giovanni e che 'con l’avvio dei lavori, previsto in estate (cioè dopo le elezioni) si darà finalmente concretezza alla realizzazione di un’opera complessa. In linea con gli obiettivi del nuovo Piano regionale dei trasporti, che ha tra le sue priorità il potenziamento del trasporto pubblico ferroviario'. I lavori sarebbero dovuti durare 800 giorni e concludersi entro la fine del 2017, impiegando quasi 20 milioni di euro. Passate le elezioni regionali, che confermano la giunta Marini, i lavori non sono mai partiti. È invece proseguita l’agonia della ex Fcu, sempre più compromessa. A febbraio 2017, la Giunta replica lo stesso identico copione per bocca dell’assessore Chianella, che annuncia l’imminente inizio dei lavori: 'Siamo consapevoli dei disagi che provocherà la sospensione della circolazione ferroviaria ma potranno finalmente essere avviati i lavori di raddoppio da tempo programmati. Il cronoprogramma prevede 800 giorni ma Umbria Mobilità sta valutando le soluzioni per ridurre la loro durata e limitare le ripercussioni sugli utenti'. A maggio 2017, ancora tutto è fermo, ma l’assessore Chianella insiste imperterrito: 'abbiamo trasferito ad Umbria Mobilità altri 6 milioni che serviranno per iniziare questi lavori definitivamente'. Poi l'Assessore spiega che la linea è stata chiusa in anticipo per un problema legato al decreto legislativo 118 del 2011: le risorse erano in capo alla Regione, ma non poteva trasferirle per un cavillo burocratico”.
“Siamo a settembre 2017 – prosegue Carbonari - e il tratto ferroviario Perugia-Ponte San Giovanni (e presto forse l’intera Fcu) è chiuso, mentre i lavori non sono ancora partiti. Sembra di assistere al gioco delle tre carte e non si capisce come sia possibile che i lavori dovessero iniziare nel 2015, se ancora nel 2017 non erano state stanziate le risorse necessarie. Chiederemo le opportune spiegazioni alla Giunta e alla società, per farci svelare l’epopea di questi mancati lavori, che ha causato danni enormi ai pendolari. Per adesso – conclude - l’unica certezza, rileggendo le dichiarazioni, è che nessuna promessa della Giunta è stata rispettata, ma nessuno ha chiesto scusa”. RED/dmb
