(Acs) Perugia, 24 giugno 2010 – “Sinceramente non ci preoccupiamo per il futuro politico di Brozzi, ma è giusto riconoscere all'ormai ‘ex’ amministratore unico la volontà e la determinazione finalizzate a ridare dignità e identità alla FCU (Ferrovia centrale umbra). La sua non riconferma è il frutto della resa dei conti interna alla sinistra”
E’ quanto scrive Andrea Lignani Marchesani (Pdl) in merito al mancato rinnovo dell’incarico ad amministratore unico della Fcu a Vannio Brozzi da parte della Giunta regionale.
“Non sempre le sue scelte sono state da noi condivise, - commenta Lignani - ma riconosciamo che alcuni risultati sono stati raggiunti. Tuttavia, di maggiori e migliori ne potevano arrivare, se non si fosse privilegiato in Umbria il trasporto su gomma, con scellerate politiche di ripiano dei debiti che stanno portando ad una holding dei trasporti sbilanciata territorialmente e che affosserà definitivamente la ‘mission’ regionale ed extra-regionale della Ferrovia Centrale Umbra”.
Per Lignani “la sostituzione di chi ha provato a fare resistenza, con un burocrate non politico, la dice lunga e completa un quadro di dismissione che penalizzerà la direttrice nord-sud senza approdare all'auspicata metropolitana di superficie, che, con pochi investimenti ed in coerenza con il Minimetrò, potrebbe almeno essere fatta nella tratta Terontola-Ellera”.
“A pagare scelte errate di natura clientelare ed elettoralistica – conclude il vice presidente del Consiglio regionale - saranno ancora una volta le fasce deboli, cioè gli utenti tradizionali della Fcu che vedranno nel breve periodo un servizio meno efficiente e più oneroso”. RED/as