TRASPORTI: “LA BRETELLA FRA LA ZONA INDUSTRIALE DI PIERANTONIO E LA STAZIONE DI UMBERTIDE È UNA CATTEDRALE NEL DESERTO” - INTERROGAZIONE DI GUASTICCHI (PD) SUL FUTURO DELLA FCU

In una interrogazione, il consigliere regionale Marco Vinicio Guasticchi (PD – vicepresidente dell'Assemblea legislativa) chiede di “conoscere le motivazioni che hanno spinto la Regione a impegnare una parte “cospicua” di risorse per la tratta della Ferrovia centrale umbra che collega la la zona industriale di Pierantonio con la stazione di Umbertide, a discapito di investimenti "più seri e necessari" per il mantenimento della carreggiata ferroviaria.

Data:

30 Ott 2015 00:00

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(Acs) Perugia, 30 ottobre 2015 – In una interrogazione all'assessore Chianella, il consigliere regionale Marco Vinicio Guasticchi (PD–vicepresidente dell'Assemblea legislativa) chiede di “conoscere le motivazioni tecniche e strategiche che hanno spinto la Regione a impegnare una parte cospicua di risorse per la tratta della Ferrovia centrale umbra che collega la la zona industriale di Pierantonio con la stazione di Umbertide, a discapito di investimenti più seri e necessari per il mantenimento della carreggiata ferroviaria che palesa enormi problemi, vedi la 'sospensione' del servizio ferroviario tra Umbertide e Città di Castello e in altri punti”.

“Una 'cattedrale nel deserto': solo così – secondo Guasticchi - si può definire la nuova tratta ferroviaria che collega la zona industriale di Pierantonio con la stazione di Umbertide, per un costo stimato intorno ai 3 milioni di euro, ripartiti in 2 milioni provenienti da risorse europee, 600mila euro di finanziamento dalla regione e 70mila dal bilancio del Comune di Umbertide. Un'opera che sarà del tutto inutile, in quanto ad oggi Fcu non ha un proprio servizio di trasporto merci e, tanto meno, materiale rotabile che glielo consenta”.

Nell'atto ispettivo, Guasticchi vuole anche sapere “se tale opera possa ancora essere bloccata e possano essere girate le risorse residue sul ripristino della tratta ferroviaria ordinaria”.

“I fondi europei – prosegue - devono seguire una razionale strategia di investimento, le risorse non possono essere impiegate per opere che risultino inutilizzabili e comportino un finanziamento da parte degli enti locali. Per il futuro – conclude - vorrei conoscere quali saranno le azioni da intraprendere per il ripristino della Fcu e soprattutto come smantellare le strutture inefficienti e attivarne altre che possano dare maggiore conforto ai passeggeri e una ottimale utilità operativa”. PG/

Ultimo aggiornamento: 30/10/2015