(Acs) Perugia, 26 gennaio 2017 - “L’aumento del trenta per cento delle tariffe della 'Carta Tutto Treno Umbria' e l’impossibilità da parte dei pendolari umbri, possessori della carta, di usufruire dell’unico treno 'Freccia Bianca' che collega Roma con Terni, è solo la ciliegina sulla torta della vicenda trasporti in Umbria, della quale altri gruppi consiliari regionali si sono recentemente occupati”. Così il consigliere regionale Sergio De Vincenzi (Ricci presidente) secondo il quale si tratta di “una vicenda che denota, non solo la scarsa attenzione della Giunta Marini nel perseguimento di un piano strategico per i trasporti, determinante per il turismo e l'economia regionale, ma anche l'incapacità a prevenire e gestire disagi e disservizi generati dalle scelte unilaterali di Trenitalia”.
Secondo De Vincenzi, “chi paga le conseguenze di questa inefficienza sono i cittadini, i quali, non solo per motivi di lavoro, hanno necessità di muoversi sui mezzi ferrati in entrata e in uscita dalla regione. Ne emerge in tutta evidenza – spiega - l’impossibilità, da parte di questo Governo regionale, di avere peso nei tavoli di contrattazione con Trenitalia, nonostante i circa cento mila euro di contributo regionale quotidiano versato all’azienda”.
“L’ultimo Rapporto Economico e Sociale dell’Umbria 2016-2017 (Fonte Agenzia Umbria Ricerche) commenta De Vincenzi -, ci mostra in modo chiaro come il pendolarismo extra-regionale in uscita sia una realtà in forte aumento, mentre il saldo dei flussi in entrata risulti negativo. Insomma: chi può evita di mettere piede nel nostro territorio. Una realtà ancor più scoraggiata da una inadeguata gestione dei mezzi pubblici che quando non sono assenti, risultano fortemente fatiscenti”.
Secondo De Vincenzi, “le questioni legate alla mobilità, e possiamo citare l’occasione di collegamento con Perugia del 'Frecciargento' 9472 Mantova-Roma nemmeno mai presa in considerazione, sono un'ulteriore occasione ad interrogarci, in modo sempre più urgente, su quale sia l’obiettivo programmatico di questa Giunta rispetto allo sviluppo del territorio umbro. In tal senso – continua - crediamo che la nostra regione, già penalizzata rispetto alle principali vie di comunicazione, sia ulteriormente danneggiata da una idea confusa sulle possibili opportunità di sviluppo”.
“Se da una parte, infatti – aggiunge De Vincenzi -, non si riesce a valorizzare con efficaci politiche di rete, i punti di forza dei nostri territori come l’agricoltura, la zootecnia, l’enogastronomia, i beni culturali e il turismo, dall’altra – conclude – vengono stretti dei coni d’ombra su alcuni nodi problematici che negli anni si sono cronicizzati, come appunto i collegamenti aerei, ferroviari e la viabilità stradale”. RED/as