(Acs) Perugia, 21 gennaio 2016 – Il consigliere regionale Claudio Ricci, portavoce del centrodestra e delle liste civiche, ha illustrato ieri in Terza commissione la proposta di legge “Programmi regionali di sostegno per i figli, dalla culla all'inserimento nelle attività lavorative”, che porta anche la firma dei consiglieri Sergio De Vincenzi (Rp), Valerio Mancini e Emanuele Fiorini (Lega), Raffaele Nevi (FI) e Marco Squarta (FdI).
L'atto si pone l'obiettivo di “sostenere alcuni, essenziali momenti di crescita dei figli, dalla culla all'inserimento nelle attività lavorative, attraverso azioni sostenute, di anno in anno, in relazione alla capienza finanziaria del bilancio regionale, anche intercettando filiere nazionali o fondi strutturali europei”.
“Le assegnazioni previste – ha spiegato Ricci – dovrebbero avvenire direttamente 'a sportello', non tramite bando, e dovranno privilegiare le famiglie disagiate, sulla base di parametri Isee o simili, e quelle con numero di figli più alto”.
SCHEDA
Il progetto di legge individua alcuni essenziali momenti di crescita dei figli, assegnando sostegni per la culla, ma anche pannolini, latte in polvere, carrozzine, arredi e dotazioni varie ai figli fino a un anno di età. Dalla prima elementare alla terza media il sostegno riguarderà l'acquisto dei libri indicati come obbligatori dai percorsi formativi; dalla terza media al conseguimento del diploma di scuola superiore verrà attribuito una sola volta un sostegno per svolgere attività sportive e socio-culturali; nel periodo di età universitaria un'unica borsa di studio per frequentare corsi di lingue, per la frequenza di botteghe artigianali e aziende, studi professionali, centri di ricerca e università, al fine di vivere una esperienza pratica di formazione. La priorità nelle assegnazioni sarà data alle famiglie con più di tre figli. La norma finanziaria prevede uno stanziamento iniziale di 300mila euro dal fondo di riserva del bilancio della Regione. Per gli anni successivi sarà definita una previsione finanziaria permanente.
La consigliera regionale Carla Casciari (PD) ha osservato che la Regione si è già dotata di una legge sulla famiglia “finanziata in modo settoriale e, nonostante l'ultimo periodo contrassegnato da tagli pressocché totali delle risorse nazionali, sono stati messi a disposizione 3 milioni e mezzo di euro di risorse regionali. Abbiamo finanziato i nidi per più di 850mila euro – ha ricordato Casciari, che nella scorsa legislatura era assessore al welfare – e sono state esaudite tutte le richieste. Previsti anche un nuovo sostegno all'educazione con l'erogazione di zaino, libri, e tutto quello che non rientra nelle borse di studio, con una parte di Fondo sociale europeo rivolta agli studenti delle superiori e il sostegno alle associazioni familiari, tramite accordi con i Comuni aperti alla sussidiarietà. Ricordo anche che una parte del Fondo sociale europeo viene riservato per la messa a prova dei minori a rischio di scivolare nei reati, garantendo percorsi nell'agricoltura biologica, filiere etiche e di lavoro sociale. Insomma – ha concluso - su questo campo la Regione è stata tutt'altro che immobile”.
Per il consigliere Sergio De Vincenzi (Rp) “molte cose sono state fatte ma non è stato ottenuto alcun aumento della natalità che, secondo noi, è il punto centrale della società regionale. Se superiamo questo, possiamo pensare anche alla ripresa non solo demografica ma anche economica, creando un insieme di condizioni che vanno ad attestare il benessere di una società e il progresso. Con il Comitato di monitoraggio abbiamo visto che di soldi ne sono stati spesi, ma non abbiamo altri elementi per valutare, dobbiamo investire per la stabilità dei legami familiari, ad esempio sul fronte del risparmio e delle agevolazioni fiscali”.
Per la consigliera Maria Grazia Carbonari (M5s) “l'idea è buona ma occorre tenere presente che si fa una famiglia se ci sono prospettive. Inoltre, il numero dei figli non mi sembra un parametro giusto, i benefici dovrebbero andare anche a chi ha un solo figlio”.
Il consigliere Gianfranco Chiacchieroni (Pd) ha sottolineato che il progetto di legge presentato offre comunque l'occasione per verificare quanti servizi già ci sono ed ha aggiunto che “spesso le società che godono di meno servizi sono quelle che crescono di più, basti pensare a quelle africane”.
Il presidente della commissione, Attilio Solinas, ha disposto che l'iter dell'istruttoria sull'atto presentato dai consiglieri di opposizione comprenda una verifica sui servizi già esistenti e una ricognizione generale su cosa si fa negli altri Paesi. PG/