(Acs) Perugia, 6 luglio 2016 – La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini ha illustrato stamani ai membri della Terza Commissione consiliare il disegno di legge “Norme per le politiche di genere e per una nuova civiltà delle relazioni tra uomini e donne”, una legge quadro per “esprimere compiutamente che la politica di genere non è settoriale e distinta, ma un principio informatore e trasversale, che deve contaminare tutte le azioni di governo e tradurre la cultura della differenza di genere in scelte concrete, non solo sui diritti delle persone, ma anche sul lavoro, sull'istruzione e sulla formazione.
“La proposta di legge – ha spiegato la presidente Marini ai consiglieri regionali - si è avvalsa della consulenza di un Comitato scientifico composto da donne molto diverse fra loro per formazione culturale, esperienze di vita e professionali, in grado di mettere al servizio dell'azione di governo un contributo culturale e di pensiero. Quindi sono state coinvolte associazioni, imprese, professioni, scuole, con l'obiettivo di costruire un articolato di legge, non una legge manifesto di principi e valori, ma un atto che esprima anche la concretezza della Regione sulle principali politiche, con l'obiettivo strategico di piena cittadinanza delle donne e parità di condizione sul lavoro, politiche sanitarie, contrasto alla violenza. Lo chiede l'Unione Europea agli Stati membri, anche con delle misure che valutano l'efficienza e l'efficacia di politiche dove deve emergere che si agisce sulla piena parità di genere, come noi abbiamo già iniziato a fare legiferando in vari ambiti, dal fondo sociale alle politiche attive del lavoro, sostenendo le imprese e aiutando altre a nascere. Per quanto riguarda invece il contrasto alla violenza, la Regione ha organizzato nuovi servizi che non c'erano, come i centri anti-violenza e le case rifugio. La norma finanziaria accanto alle risorse specifiche della legge rimanda a diversi atti della programmazione, ricompresi in un quadro organico. Si tratta di una legge orizzontale che entra nei diversi ambiti dell'amministrazione”.
Al termine dell'illustrazione del disegno di legge da parte della presidente Marini, la Commissione ha stabilito che ci sarà una audizione pubblica sui contenuti per raccogliere ulteriori contributi e osservazioni da integrare eventualmente nel testo. PG/
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