(Acs) perugia, 6 ottobre 2010 - “L'accordo siglato ieri a Perugia tra Anas, Regione, Comune di Gubbio e cittadini proprietari di parti di terreno, che in passato avevano fatto ricorsi al Tar, relativo al primo tratto della nuova strada ‘SS-219 da Madonna del Ponte a Mocaiana, chiude un iter burocratico che ha avuto nell'ultimo decennio tutte le negatività e gli impedimenti possibili. Sul piano pratico ora l'Anas ha tutti gli strumenti e nei prossimi giorni affiderà i lavori all'impresa che a suo tempo vinse la gara d'appalto”. Così il consigliere regionale Orfeo Goracci (Prc-fed.sin.) che sottolineando la positività del completamento dell’iter burocratico, ora si aspetta di “vedere il cantiere aperto, con ruspe e camion in azione”.
“Fino a che non si apriranno realmente i lavori – avverte Goracci - saranno ancora forti e prevalenti l'incertezza, la preoccupazione e la sfiducia dei cittadini, soprattutto di quelle migliaia di persone che quotidianamente vivono il disagio e la pericolosità del tratto di strada che va da Madonna del Ponte e, attraversando Semonte, Casamorcia-Raggio, Montileto, arriva sino a Mocaiana”.
L’esponente di Rifondazione comunista ricorda poi il contributo di tutti quei soggetti che in questi anni hanno avuto un ruolo e svolto delle funzioni “decisive”: “In primo luogo ringrazio l'Amministrazione comunale di Gubbio, sempre sulla breccia con decisione e diplomazia - come dimostrato anche nell'ultimo Consiglio Comunale - e il ruolo del Comitato sorto ad hoc, così come quello ricoperto dai tanti cittadini, e in particolare dai sacerdoti, che in questi anni hanno partecipato alle tante iniziative”. Goracci assegna poi una “nota di riconoscimento” all'assessore regionale Rometti che, “dopo le sollecitazioni poste, si è subito attivato con competenza, autorevolezza e capacità decisionale”.
Il consigliere Goracci ricorda infine che il primo atto da lui proposto, dopo l’elezione a consigliere regionale, è stata una “decisiva interrogazione proprio sulla Madonna del Ponte–Mocaiana e non sono mancati – sottolinea - contatti ricorrenti con Comune, Anas e proprietari: atti che hanno contribuito a sbloccare una situazione che si era fatta stagnate. Per chiudere definitivamente il cerchio – conclude - ora speriamo di vedere finalmente in azione le ruspe”. RED/tb