“Sostegno alle imprese esercenti la vendita della stampa quotidiana e periodica”

Sulla mozione dei consiglieri della minoranza, rinviata dall’Aula in Seconda Commissione, audizione del distributore unico dell’Umbria, Gianni Conti. Obiettivi condivisi: mettere in campo misure ed iniziative per contrastare la chiusura delle edicole attraverso il rifinanziamento della legge ‘12/2020’ e le risorse Fesr, prevedendo anche la possibilità di implementare nuove attività integrative

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27 Mag 2025 15:17

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(Acs) Perugia, 27 maggio 2025 – Tra gli argomenti all’ordine del giorno della riunione odierna della Seconda commissione, presieduta da Letizia Michelini, la mozione di iniziativa dei consiglieri di minoranza: Paola Agabiti (prima firmataria-FdI), Nilo Arcudi (Tp-Uc), Matteo Giambartolomei e Eleonora Pace (FdI), Enrico Melasecche e Donatella Tesei (Lega), Laura Pernazza e Andrea Romizi (FI) concernente il “Sostegno alle imprese esercenti la vendita della stampa quotidiana e periodica” che l’Aula di Palazzo Cesaroni, nella seduta del 13 marzo, su richiesta del consigliere Stefano Lisci (Pd) e dell’assessore Francesco De Rebotti, accolta dai proponenti, aveva deciso  di rinviare in Commissione (https://urly.it/319xtf) per alcuni approfondimenti ed audizioni.

Il punto sulla situazione, definita ‘complessa e critica’ è stato fatto attraverso l’audizione del distributore unico regionale della stampa quotidiana e periodica, Gianni Conti il quale ha ringraziato, oltre alla Commissione per la sua disanima della situazione, le principali testate giornalistiche regionali che “hanno prontamente colto e denunciato sia la grave crisi che attanaglia il settore, sia lo stato di profonda sofferenza degli esercizi dedicati alla diffusione della stampa”.

“L'intera logistica distributiva sul territorio regionale è a rischio – ha detto Conti -, minacciando la copertura capillare che, seppure a fatica, esiste attualmente. A breve termine potremmo assistere all’impossibilità economica di servire intere aree periferiche della Regione con la stampa quotidiana e periodica. Sono necessarie, a breve, strategie e misure di sostegno del settore da parte di istituzioni e soggetti privati”.

Dopo aver illustrato l’evoluzione del mercato della stampa in Umbria (2010-2025), rimarcando che il mercato della distribuzione ha subito un notevole declino sia in termini di numero di punti vendita dei giornali che di valore economico complessivo, Conti ha puntualizzato che  “i dati del 2024 e le previsioni per i primi mesi del 2025 indicano un ulteriore calo dell’8 per cento, confermando la tendenza di contrazione del settore a livello nazionale, cresciuta dal 2010. La sperimentazione di introduzione nella rete rivendite di nuovi articoli merceologici e servizi per tamponare la perdita di fatturato e prevenire la chiusura dei chioschi ha prodotto solo introiti marginali che non hanno contribuito ad invertire questa tendenza. Nel 2010, in Umbria erano attivi circa 630 punti vendita dedicati alla distribuzione di stampa, ma nel corso degli anni si è registrata una costante diminuzione di questa rete: nel 2019 si attestava intorno a 505 punti, nel 2025 il numero di punti vendita attivi è circa 390, con una diminuzione complessiva del 38 per cento. Negli ultimi dieci anni – ha detto Conti - la crisi si è acuita e allargata ed ora siamo arrivati al limite di incomprimibilità dei costi rispetto al livello di servizio richiesto nelle aree assegnate. Per affrontare questa situazione è necessario un intervento immediato con l’implementazione di azioni strategiche e operative, volte a ridefinire il modello distributivo e a esplorare nuove opportunità di business, con l'obiettivo primario di recuperare redditività e assicurare l’agibilità della rete di vendita della carta stampata. Sul breve bisogna però pensare a misure di sostegno straordinario che impediscano l’avvitarsi della crisi e l’infarto delle strutture. Serve dunque un sostegno economico per il mantenimento del reticolo logistico che permette il raggiungimento di zone periferiche e disagiate con costi alti e lontani dall’essere coperti dai proventi delle vendite. Sarebbe inoltre auspicabile rimodulare la normativa che prevede la rimozione delle strutture (chioschi) chiuse da poco al fine di facilitare un loro riutilizzo attraverso ristrutturazioni e/o spostamenti. Queste misure urgenti potrebbero essere in grado di arginare la crisi della filiera distributiva consentendo di mettere in campo altre strategie. Abbiamo avuto già esperienza dell'efficacia di misure del genere con l’intervento della Regione del 2020 a sostegno della distribuzione stampa nelle zone terremotate che ha consentito la sopravvivenza di attività che altrimenti non avrebbero garantito, con le loro vendite, la convenienza a servirle”.

Conti ha tenuto infine a ricordare alcuni recenti interventi, nel merito, “della Regione Toscana (200mila euro/anno) e della Regione Lazio a sostegno della logistica distributiva in zone geograficamente disagiate. In assenza di interventi analoghi – ha concluso – temo che non rimarrà altro che una azione di riorganizzazione via via più incisiva che porterà ad un sostanziale cambiamento e contrazione del mercato”.

A margine dell’intervento di Gianni Conti, al quale i commissari hanno posto domande atte ad approfondire ancor più la questione, la prima firmataria della mozione, Paola Agabiti ha auspicato azioni su “due binari paralleli”, vale a dire l’immediato rifinanziamento della legge regionale 12/2020 ed una strategia di interventi strutturale attraverso i fondi Fesr. Ulteriori approfondimenti sulla mozione, anche alla luce delle proposte emerse dall’audizione odierna, sono stati calendarizzati per la riunione della prossima settimana. L’auspicio condiviso è di poter riportare l’atto in Aula entro la metà di giugno. AS/

Ultimo aggiornamento: 28/05/2025