(Acs) Perugia, 18 marzo 2011 - “I nuclei unipersonali non possono essere equiparati alla famiglia intesa come cellula fondante della società. È necessario perciò prevedere fondi alternativi per eventuali interventi di sostegno ai singoli in difficoltà, che vanno comunque attivati, ma con risorse diverse”. È quanto sostengono i consiglieri regionali del Pd Luca Barberini e Andrea Smacchi, in una lettera inviata stamani al presidente della Terza Commissione, Massimo Buconi, a cui è stato chiesto il parere per il regolamento di attuazione dell’articolo 7 della legge regionale “13/2010”, dedicato agli interventi per famiglie cosiddette “vulnerabili”.
“Il regolamento in questione – spiegano i due esponenti del Pd – ha acceso un vivo dibattito nella comunità regionale, per le tematiche affrontate e per le modalità di distribuzione delle risorse. La famiglia, come riconosciuto dalla Costituzione italiana e della Statuto regionale, è il nucleo fondante della società e ad essa vanno destinati fondi specifici. È dunque necessario meglio valutare – continuano Barberini e Smacchi - l’opportunità di dedicare ai nuclei unipersonali le risorse previste per le famiglie ‘vulnerabili’, snaturando così il concetto di famiglia intesa come entità formata da più persone. Con questo non si vuole chiaramente escludere dal sostegno le singole persone in difficoltà, alle quali la comunità regionale deve ugualmente dare risposte concrete e solidali, ma prevedere risorse e strumenti diversi da quelli specificatamente destinati alla famiglia. Riteniamo necessario – concludono Barberini e Smacchi - aprire una riflessione più ampia su questi concetti, magari con il contributo di soggetti anche esterni alle istituzioni, coinvolti nella materia in questione, predisponendo al più presto un’audizione in Terza Commissione”. RED/
