“Sorpresa e disappunto per la decisione del Governo Meloni di impugnare la legge sul salario minimo approvata dalla Regione Toscana”

Fabrizio Ricci (AVS): “Una norma di buonsenso e di civiltà, che premia le aziende più virtuose negli appalti pubblici”

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05 Ago 2025 17:37

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(Acs) Perugia, 5 agosto 2025 - “Apprendiamo con sorpresa e disappunto la decisione del Governo Meloni di impugnare la legge sul salario minimo approvata dalla Regione Toscana. Una norma di buonsenso e di civiltà, che premia le aziende più virtuose negli appalti pubblici, quelle che riconoscono ai propri lavoratori una paga oraria non inferiore a 9 euro lordi”, così, in una nota il capogruppo regionale di AVS, Fabrizio Ricci secondo il quale “è evidente che questo Governo ha paura del salario minimo: lo teme perché rappresenta una svolta culturale, prima ancora che economica. Una svolta che mette al centro la dignità del lavoro, e non la logica dello sfruttamento, del profitto e del massimo ribasso”.


“Richiamare l’articolo 117 della Costituzione per bloccare una norma che cerca di combattere la concorrenza fatta sulla pelle dei lavoratori – rimarca Ricci - è un gesto miope e politicamente grave. La Repubblica è fondata sul lavoro, su uno sviluppo economico che tutela la dignità di lavoratori e lavoratrici, non su un mercato che schiaccia i diritti”.


“Come gruppo AVS - assicura Ricci - ci impegneremo con ancora più determinazione per portare avanti in Umbria una proposta di legge sul salario minimo regionale, che premi le imprese responsabili e assicuri un lavoro dignitoso e sicuro per tutte e tutti. Se difendere salari e dignità del lavoro – conclude - significa andare contro le regole di chi tutela solo i forti, allora siamo orgogliosi di farlo. E continueremo a farlo, senza arretrare di un passo”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 04/09/2025