SOCIALE: “LA REGIONE SCRIVA I REGOLAMENTI PER SBLOCCARE I 3 MILIONI DI EURO DESTINATI ALLE FAMIGLIE E I 100MILA EURO PER I COMUNI E LE ASSOCIAZIONI FAMILIARI” – INTERROGAZIONE DI MARIA ROSI (PDL)

Il consigliere del Popolo della Libertà e vice presidente della seconda Commissione consiliare, Maria Rosi ha presentato una interrogazione (Question time) alla Giunta regionale per chiedere in quali tempi verranno scritti i regolamenti attuativi per sbloccare i 3 milioni di euro destinati alle famiglie e i 100 mila euro destinati ai Comuni per il progetto ‘a misura di famiglia' ed alle associazioni familiari (legge regionale n. 13/2010)”.
Rosi spiega che tutto ciò fa parte di un impegno specifico preso qualche giorno fa dal vice presidente della Regione, Carla Casciari, in occasione del Forum delle famiglie.

Data:

01 Ott 2010 01:00

Tempo di lettura:

2 minuti, 0 secondi

(Acs) Perugia, 1 ottobre 2010 – “Scrivere i regolamenti attuativi per sbloccare i 3 milioni di euro destinati alle famiglie e i 100 mila euro destinati ai Comuni per il progetto ‘a misura di famiglia' ed alle associazioni familiari (legge regionale n. 13/2010)”. E’ quanto chiede alla Giunta regionale, con una interrogazione, il consigliere del PDL, Maria Rosi facendo riferimento “all’impegno preso dal vice presidente della Regione, Carla Casciari, verso le famiglie in crisi, lo scorso 25 settembre in occasione del Forum delle famiglie”.

Maria Rosi ricorda, che: “la Regione Umbria riconosce la famiglia quale nucleo fondante della società, secondo quanto previsto dalla Dichiarazione dei diritti dell’ uomo, dai trattati internazionali in materia, dalla Costituzione, dallo Statuto regionale”. “Con la legge regionale n.13 del 2010, - spiega Rosi - la Regione aveva previsto, per il 2010, il finanziamento di interventi per le famiglie vulnerabili e più esposte al disagio e al rischio ‘povertà’ pari a 3milioni di euro, derivanti dalle risorse del fondo nazionale per le politiche sociali (legge n. 328/2000). E sempre attraverso la legge 13 sono stati previsti per l’anno in corso interventi di 100mila euro con imputazione nel bilancio di previsione 2010 nella UPB13.1.005 denominata ‘interventi per l'espletamento di servizi e funzioni socio assistenziali’”.   Nel suo atto ispettivo, Maria Rosi elenca alcuni dati “forniti da varie agenzie, che parlano di un 8 per cento delle famiglie umbre con reddito al di sotto della soglia di povertà. Sono a maggior rischio le famiglie numerose, i nuclei familiari con anziani, malati e portatori di handicap e le donne sole con figli. Il lavoro flessibile e precario, diffuso anche in Umbria, - evidenzia il vice presidente della II Commissione consiliare - incoraggia la prolungata permanenza dei giovani nelle famiglie di origine fino oltre 35 anni di età, con conseguenti effetti negativi sulla vita sociale e morale della popolazione giovanile”. Parlando, poi, di un’altra grave problematica attuale, come quella della cassa integrazione, Rosi osserva come questo fenomeno, in Umbria, “interessa oltre 12mila lavoratori. Oltre 5mila posti sono stati persi. Si stima comunque, – conclude - che oltre 15mila lavoratori precari hanno concretamente la possibilità di vedersi rinnovare il contratto”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 01/10/2010