(Acs) Perugia, 7 luglio 2016 - I consiglieri regionali della lega Nord, Emanuele Fiorini e Valerio Mancini hanno presentato una mozione, da discutere in Aula, per impegnare la Giunta regionale a “rafforzare i controlli e la sorveglianza nelle strutture umbre che ospitano soggetti a rischio, come asili nido e scuole d'infanzia, case di riposo per anziani, centri di recupero per malati psichiatrici”. I due esponenti del Carroccio chiedono dunque la “installazione di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso con possibilità di connessione da remoto da parte delle Forze dell'ordine; controlli periodici ed 'a sorpresa' da parte di persone incaricate; test psicoattitudinali ripetuti nel tempo per operatori e insegnanti. Quanto accaduto alla Comunità 'L'Alveare' di Torchiagina di Assisi non può passare inosservato”.
Nel loro atto, i due esponenti leghisti spiegano che “gli episodi di violenza mentale e fisica accaduti a Torchiagina sono solo gli ultimi di una serie di eventi che in Umbria hanno riguardato anche scuole d'infanzia e case di riposo per anziani. Ricordiamo, ad esempio, quanto accaduto a Terni nel 2013 in una casa di riposo per anziani dove gli ospiti subivano, secondo la Guardia di Finanza di Terni, 'botte, insulti, capelli tirati, gesti osceni, torture cinesi e morsi'. Nel mese di aprile di quest'anno – aggiungono - un'altra notizia di maltrattamenti che ha riguardato un asilo nido di Allerona, nel comprensorio orvietano, dove la maestra, secondo le indagini della Polizia 'maltrattava e vessava' i bambini 'abusando dei mezzi di correzione e disciplina'. L'ultimo episodio – continuano - ha riguardato, appunto, la casa protetta di Torchiagina dove gli operatori, stando al Gip, avrebbero utilizzato 'metodi da lager', non solo 'botte', 'umiliazioni' e 'vessazioni quotidiane', ma si parla di 'somministrazione di sonniferi' per i pazienti con problemi psichiatrici, particolarmente indifesi e vulnerabili”.
Fiorini e Mancini si dicono “turbati da tutti questi episodi, ma lo siamo ancora di più se pensiamo che potrebbero esserci altri casi come questi ancora nascosti. E questo perché per i familiari o gli amici dei bambini, degli anziani o dei malati che frequentano tali strutture, in molti casi è difficile riconoscere i segni delle violenze che solo in un secondo momento possono provocare gravi conseguenze sia fisiche che psicologiche a chi le subisce. Spesso, aggiungono - tutto parte da una denuncia e poi i fatti vengono confermati dall'installazione nascosta di videocamere che permettono alle Forze dell'ordine di constatare quanto avviene all'interno delle strutture e quindi intervenire. Come Lega Nord – concludono - pensiamo alla tutela di questi soggetti a rischio e, oltre ad aprire il dibattito sull'argomento in sede di Assemblea legislativa, vogliamo proporre alla Giunta di intervenire in maniera preventiva sia sulle strutture pubbliche che su quelle private. Riteniamo infine importante, per prevenire il bullismo, un fenomeno attualmente molto diffuso, prevedere l'installazione di videocamere anche nelle scuole elementari e medie”. RED/as