(Acs) Perugia, 14 giugno 2010 - “È necessario un tavolo istituzionale che affronti, già prima dell’apertura delle buste per l’acquisizione del ramo d’azienda, alcuni problemi imminenti per i dipendenti rimasti senza lavoro, a partire dalla cassa integrazione che scade il 30 giugno e dall’individuazione di forme di tutela per quelle maestranze che rischiano di non trovare spazio nel progetto di conseguimento del ramo aziendale”. Andrea Smacchi, consigliere regionale del Partito democratico, ha recentemente visitato il presidio dei lavoratori della Sirio ecologica spa di Gubbio, impresa che opera nel mercato della raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti, e che da ormai due anni è alle prese con una crisi aziendale che ha costretto i dipendenti alla cassa integrazione.
“Riunire un tavolo istituzionale con Regione, Provincia, Comune di Gubbio, sigle sindacali e agenzie regionali – spiega Smacchi – è una necessità, sollevata a gran voce dagli stessi lavoratori e dalle rappresentanze sindacali presenti all’incontro, che va oltre la partita dell’acquisizione con bando di evidenza pubblica del ramo d’azienda. Le buste – spiga il consigliere del Pd - saranno aperte il prossimo 8 luglio, ma aldilà di questo importante appuntamento, i circa quaranta dipendenti dell’impresa attendono comunque risposte certe sulla continuità nel tempo della cassa integrazione e sulle possibili soluzioni occupazionali nel caso in cui il progetto di acquisizione del ramo – sottolinea – riguardasse solo una parte di coloro che si trovano senza lavoro. Dai circa cento lavoratori di qualche anno fa – conclude Smacchi – la Sirio ecologica conta ora appena 38 dipendenti, di cui 11 autisti, 9 magazzinieri e 18 impiegati, che vanno tutti pienamente tutelati anche attraverso specifici interventi formativi, di cui è necessario che si facciano garanti le istituzioni regionali e provinciali”. MP/mp