(Acs) Perugia, 17 giugno 2020 - “Grande soddisfazione per la votazione unanime della mozione sulla semplificazione normativa, la sburocratizzazione amministrativa e la maggiore digitalizzazione dei processi presentata da me e sottoscritta anche dal consigliere Squarta”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia, Eleonora Pace, che commenta il voto di ieri in Aula (https://tinyurl.com/yah8hy65) sull’atto da lei promosso, “che ha visto – aggiunge – l’accoglimento di un emendamento della consigliera Meloni e la significativa condivisione della mozione così integrata anche da parte della minoranza”.
“C’è dunque l’impegno da parte di tutte le forze presenti nell’Assemblea legislativa – spiega Pace - di fornire alla comunità regionale strumenti in grado di meglio interpretare l’attuale realtà economica e sociale, già profondamente mutata negli anni, e ora maggiormente in difficoltà a seguito dello scoppio della pandemia da Covid 19. Sarà necessario quindi mettere presto in campo tutti i provvedimenti necessari in grado di favorire una rapida ripresa. Non basta realizzare ciò che è opportuno – sottolinea - , ma occorre adottare tutti i mezzi a disposizione per far fronte a questa situazione di eccezionale straordinarietà”.
Secondo Pace quanto contenuto nella mozione “rappresenta un’esigenza non più rimandabile. Il peso della burocrazia sul fatturato di una piccola impresa – spiega - tocca il 4 per cento, su quello di una media impresa il 2,1. E in termini di tempo, gli adempimenti burocratici ‘costano’ alle piccole e medie imprese , rispettivamente, tra i 45 e i 190 giorni da parte di un collaboratore dedicato. Inoltre, tra i vari fattori che concorrono ad alimentare la burocrazia, ci sono la mancata digitalizzazione di molte procedure e la ridondanza normativa”.
“Le relazioni tra cittadini e P.A. - aggiunge la capogruppo di FdI - sono regolate da un complesso di norme, nazionali e regionali, il più delle volte complicate, sovrabbondanti e poco coerenti. Da esse scaturiscono procedure farraginose ed adempimenti estremamente costosi e che richiedono tempi lunghi”.
“Per le imprese – spiega Pace -, la difficoltà nel decifrare leggi e regolamenti e il rischio di incappare in controversie giudiziarie dovute alla discrezionalità d’interpretazione delle norme, limita notevolmente qualunque attività economica e qualsiasi potenziale investimento. Non è più pensabile offrire percorsi generici per il sistema economico regionale. Dobbiamo creare le condizioni per mettere il sistema umbro delle imprese – conclude - nelle condizioni di riprendere una graduale espansione ed attivare politiche innovative per incentivare e non scoraggiare gli investimenti. La semplificazione normativa e la sburocratizzazione amministrativa possono essere un efficace volano per la ripresa”. RED/tb