(Acs) Perugia, 23 maggio 2016 – In Seconda Commissione, presieduta da Eros Brega è continuata, anche nella riunione di oggi, l'analisi dell'iniziativa legislativa della Giunta regionale circa alcune modificazioni ed integrazioni al Testo unico del governo del territorio (legge regionale “1/2015”), necessarie dopo l'impugnativa da parte del Governo in merito ad alcune parti del testo. Bocciato, con quattro voti favorevoli (Rometti-SeR, Chiacchieroni e Leonelli-Pd, Ricci-Rp) e 4 astenuti (Brega e Smacchi-Pd, Liberati-M5s, Fiorini-Ln) l'articolo 38 del disegno di legge (che modifica il vecchio articolo 264) relativo a condoni, doppia conformità, attingimenti. Su questo articolo la Giunta regionale è stata invitata ad alcuni approfondimenti tenendo conto delle indicazioni emerse nel corso della seduta.
La Commissione ha anche esaminato osservazioni presentate da alcune Associazioni di categoria e dai Comuni. L'approvazione del testo legislativo dovrebbe avvenire nella seduta del prossimo 6 giugno.
A margine della riunione, il presidente Brega ha tenuto a sottolineare l'importanza di “rispettare, negli articoli chiave della legge, le indicazioni evidenziate dal Governo e che hanno portato all'impugnativa di alcune parti del testo”.
Per Claudio Ricci (Ricci presidente): “Lo spirito che ha animato e sta animando la discussione è nelle risposte alle osservazioni del Governo sul Testo unico dell'Urbanistica tenendo conto di due linee guida: lavorare da un lato su flessibilità e semplificazione, quali elementi fondanti per puntare allo sviluppo socio economico del territorio cercando di attrarre investimenti. Dall'altro lato, prestare una ferma attenzione alla tutela ambientale. L'obiettivo è tenere insieme questi due aspetti”.
Andrea Liberati (Movimento 5 Stelle) ha invece rimarcato che: “sul cemento l'Umbria ha l'occasione di riscattarsi, allontanando definitivamente una deriva che farebbe felici esclusivamente variopinti soggetti in cerca di speculazioni facili, in danno del paesaggio umbro. Bene il segnale inviato oggi con la cancellazione di un articolo tra i più pericolosi. Ma occorre fare molto di più”.
Gianfranco Chiacchieroni (Pd) ha evidenziato “il rafforzamento del concetto del contenimento del consumo di suolo, in coerenza con il testo licenziato dalla Camera. Bene anche l'affermazione delle prassi di semplificazione e accelerazione delle procedure”. AS/