SECONDA COMMISSIONE (2): “UNA NUOVA LEGGE E UN NUOVO PIANO REGIONALE PER I TRASPORTI” – IN SECONDA COMMISSIONE AUDIZIONE CON GLI ASSESSORI AI TRASPORTI DELLA PROVINCIA E DEL COMUNE DI PERUGIA

La seconda Commissione consiliare, tra le audizioni di stamani relative alla situazione del settore dei trasporti in Umbria, ha ascoltato gli assessori ai Trasporti e Mobilità della Provincia e del Comune di Perugia, Stefano Feligioni e Roberto Ciccone. Assenti i rappresentanti della Provincia di Terni. Tra le esigenze principali emerse nel corso dell’incontro, una nuova legge regionale sui trasporti (“quella in vigore ha quasi quindici anni e non risponde alle esigenze attuali”), la predisposizione di un nuovo Piano regionale dei trasporti e incentivi per l’utilizzo di mezzi ecocompatibili. Se da un lato è stata espressa soddisfazione per l’avvio, da novembre, dell’Azienda unica dei trasporti, dall’altro è emersa la preoccupazione per i tagli previsti nella manovra governativa. A margine dei lavori, il presidente della Commissione, Gianfranco Chiacchieroni ha evidenziato l’importanza di “privatizzare una parte importante della rete regionale dei trasporti”.

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29 Set 2010 01:00

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(Acs) Perugia, 29 settembre 2010 – “Intervenire sulla legge regionale dei trasporti e predisporre un nuovo Piano regionale”. E’ quanto ha chiesto stamani l’assessore ai trasporti della Provincia di Perugia, Stefano Feligioni e l’assessore alla mobilità del Comune di Perugia, Roberto Ciccone nel corso della loro audizioni in seconda Commissione consiliare, impegnata ad approfondire le problematiche relative alla situazione del settore dei trasporti.

Entrambi gli assessori, ricordando che dal prossimo mese di novembre prenderà vita l’Azienda unica regionale, hanno auspicato che l’Assemblea di palazzo Cesaroni metta mano alla modifica della legge 37 sui trasporti “che non è più adeguata alle esigenze attuali” e alla predisposizione di un nuovo Piano regionale dei trasporti “che dovrebbe consentire alle Province di essere stazione appaltante per la futura gara  regionale del prossimo anno”. 

Feligioni ha quindi evidenziato l’importanza che le Province “facciano il loro Piano di bacino, E i Comuni più importanti, a partire da Perugia, predispongano il loro, coordinato con gli altri. Soltanto con il trasporto extraurbano, la Provincia di Perugia, nelle 24 ore, fa entrare e uscire 297 autobus dal capoluogo di regione. Ecco perché necessita un importante coordinamento. Nel prossimo mese di giugno – ha ricordato ancora l’assessore Feligioni – con la nascita della Holding regionale sparirà l’Umbria Tpl attuale che si fonderà con Umbria Tpl mobilità, quindi da lì fino a dicembre gli Enti dovranno essere pronti ad indire la gara che non riguarderà soltanto il trasporto su gomma, ma anche per la tratta ferroviaria regionale, e per almeno una parte della navigazione del Trasimeno. Affrontare questo appuntamento – ha aggiunto - sarà comunque più facile poiché avremo una unica direzione, quella dell’azienda unica, e non più sette centri decisionali. L’aspetto critico riguarderà, invece le risorse a disposizione. L’azienda unica regionale avrà 1.360 dipendenti, in questa fase è previsto un esubero di appena una quarantina di loro, riassorbile con un minimo di turn over. Il problema riguarda il 2011 quando non ci saranno più le attuali risorse. La Provincia di Perugia, già in questa fase offre i servizi minimi e indispensabili, così come vengono definiti dalla legge ‘Burlando’, quindi togliere ulteriori risorse a questo settore significa contravvenire alle disposizioni di legge. Nel 2011 – ha spiegato ancora Feligioni - avremo circa il 10 per cento in meno di risorse che significa quasi 2 milioni di euro in meno, che comporterà la perdita di circa due milioni di chilometri vettura e l’impossibilità di far fronte ai servizi minimi. Il mondo del trasporto pubblico locale non è fatto soltanto di aziende private, esistono anche 300 aziende iscritte all’artigianato, al Cna, importanti imprese iscritte a Confindustria e altre a Confcooperative. I tagli incideranno drammaticamente sulla loro esistenza. Nel trasporto, compreso anche quello delle merci, si registra un calo del 20 per cento di imprese relativamente al 2010 con la perdita del lavoro per migliaia di addetti”.

Ciccone, nel sottolineare l’importanza di “un confronto a 360 gradi con il sindacato, con le associazioni dei consumatori” ha detto che è imminente, “l’apertura di un Tavolo regionale che si occuperà proprio dei temi del trasporto regionale, provinciale e comunale. Nella città di Perugia – ha spiegato - si sviluppa circa il 60 per cento dei passeggeri dell’intero trasporto regionale, e di questo Perugia si carico. I fondi che vengono ripartiti per la nostra città  non corrispondono al 60 per cento, ma risultano essere sensibilmente minori. Per questo – ha sottolineato - è necessario ridisegnare la legge regionale sul trasporto che rispondeva ad esigenze e a criteri di quasi quindici anni fa ed oggi risulta alquanto datata. Nella nuova legge regionale dovrà essere riconosciuta una premialità nei confronti di quelle città, tra cui Perugia, che hanno dato vita a un forte percorso di innovazione sul trasporto, puntando magari verso modelli di trasporto di massa, non inquinanti, non impattanti, quindi ecosostenibili. L’azienda unica regionale consentirà di affrontare con elementi nuovi la questione dei tagli sul trasporto previsti dalla manovra governativa che per l’Umbria significa un meno 50 per cento rispetto agli anni precedenti che peserà sul mantenimento di un servizio adeguato, anche se l’obiettivo è quello di rimanere il più virtuosi possibile a partire dal 2011, poiché al momento rimane tutto com’è e voglio anche garantire che comunque non opereremo alcun taglio che lasci senza il trasporto pubblico alcuna frazione e alcuna periferia di Perugia”.

L’assessore Ciccone ha detto inoltre che attualmente “vengono fatti 6 milioni di chilometri su strada dai quali verranno tagliati 2 milioni. Una riduzione che verrà spalmata con una dilatazione dei tempi di attestazione dei trasporti nei vari punti del territorio senza creare particolari problemi alle esigenze dei cittadini. Verranno tuttavia salvaguardate da tutto ciò le fasce orarie più delicate tra le quali quelle relative agli studenti e agli orari scolastici. Per quanto riguarda la questione relativa alle tariffe, il Consiglio comunale sarà chiamato a deliberare un aumento delle tariffe, per far fronte al taglio che equivale a quasi 11 milioni per la città di Perugia, che si attesterà sulla media con altre città italiane. E’ previsto inoltre un aumento del biglietto ‘unico’ del 50 per cento (da un euro a un euro e cinquanta). Per l’abbonamento è previsto invece un aumento del 30 per cento. Immodificati, invece, gli abbonamenti scolastici e riconfermati tutti i vantaggi per le fasce deboli (anziani, bassi redditi, portatori di handicap). Stiamo infine affrontando con decisione – ha concluso Ciccone - l’elusione tariffaria, cioè maggiore attenzione verso chi elude il pagamento del biglietto. Un fenomeno che, per quanto riguarda Perugia corrisponde a circa 400 mila euro e non a sette milioni come è stato scritto qualche tempo fa”. Nel corso della riunione, Paolo Brutti (Idv), dopo aver concordato sulla necessità di intervenire sulla legge e sul Piano dei Trasporti, ha auspicato “maggiore integrazione del sistema urbano con quello extraurbano” e si è detto “d’accordo sull’incentivo a chi predispone mezzi di trasporto ecocompatibili”.  Per Gianluca Cirignoni (Lega nord) “è importante mantenere i posti di lavoro attraverso una gestione il più possibile virtuosa e attraverso serrati controlli verso chi non paga il biglietto”. Andrea Smacchi (PD) si è detto invece preoccupato per “l’impatto che i tagli delle risorse avranno sul trasporto privato”. Per il presidente della Commissione, Gianfranco Chiacchieroni (PD) “il costo per la predisposizione di trasporti ecocompatibili va previsto all’interno del Piano regionale dei trasporti. E’ necessario comunque che vengano accelerati tutti i processi utili alla razionalizzazione dei costi. Sono convinto – ha concluso – che una parte importante delle rete dei trasporti vada privatizzata”.  Alla audizione era stato invitato anche il presidente della Provincia di Terni. AS

Ultimo aggiornamento: 29/09/2010