“Rivalutazione importo annuale a carico dei taxi autorizzati all’accesso in area aeroportuale”
L’Assemblea legislativa vota favorevolmente, all’unanimità, la mozione promossa da Pastorelli e Fioroni (Lega)
10 Ott 2023 15:18
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(Acs) Perugia, 10 ottobre 2023 – Via libera dall’Assemblea legislativa dell’Umbria, con voto unanime, alla mozione promossa dai consiglieri della Lega, Stefano Pastorelli e Paola Fioroni rispetto alla “Rivalutazione dell’importo annuale a carico dei taxi autorizzati all’accesso in area aeroportuale”.
Nello specifico viene impegnata la Giunta ad “avviare con tempestività un tavolo regionale di confronto tra Regione, Sase Spa, Associazioni di categoria Taxi, per trovare la migliore soluzione per la categoria in piena sintonia ed accordo con la Società Sase Spa; assicurarsi che la società Sase Spa prenda in considerazione di rivedere l'importo annuale previsto per l'accesso al sedime attraverso la lettura delle targhe effettuata alle sbarre di ingresso”.
Illustrando l’atto, Pastorelli ha rimarcato “gli ottimi risultati registrati nell’ultimo triennio che evidenziano una netta e costante crescita del numero di passeggeri in transito all'aeroporto ‘San Francesco d’Assisi’, dove si è passati da un flusso di 144mila 939 passeggeri nel 2021, pari ad un +87,6 per cento rispetto all'anno precedente, a ben 369 mila 224 passeggeri, corrispondente ad un +154,7 per cento nel 2022. Nel 2023, sino alla data odierna, sono 302mila 378 i passeggeri registrati in transito nel suddetto aeroporto, pari ad un incremento del +61,1 per cento e che le prospettive future indicano un trend in continua crescita. Un aeroporto in costante espansione quale quello umbro ha necessità di offrire una gamma di servizi ‘complementari’ al trasporto aereo, al fine di rendere più agevole possibile il transito dei passeggeri e tra essi, particolare rilevanza viene ricoperta dalle autovetture taxi. In Umbria vi sono circa 100 taxi autorizzati, appartenenti alle varie sigle di rappresentanza ed almeno una settantina di essi sono gli operatori interessati al traffico aeroportuale, provenienti dalla sola area Assisi - Perugia – Bastia Umbra. È dunque necessario regolamentare in maniera puntuale l'accesso di tali vetture alla zona aeroportuale, da un lato per facilitare il puntuale e sicuro carico e scarico dei passeggeri, dall'altro onde evitare ritardi o rallentamenti nella viabilità. È stata avanzata la proposta da parte di Uritaxi Umbria, alla Sase Spa, di collocare a proprie spese una barriera automatica per l'ingresso nella corsia, al fine di garantire l'uso esclusivo della stessa alle sole autovetture taxi autorizzate; proposta che è stata accolta positivamente dalla stessa Sase prevedendo un sopralluogo tecnico da concordare con la stessa Società. Lo scorso 7 Settembre è stata fatta pervenire alle principali categorie di rappresentanza (Uritaxi Umbria – Radio Taxi Perugia – Radio Taxi Assisi – Taxi Bastia Umbria), una comunicazione contenente la nuova regolamentazione degli accessi a partire dal 1 Gennaio 2024. In essa si evince che l’accesso al sedime, attraverso la lettura delle targhe effettuata alle sbarre di ingresso, sarà consentito solo previo pagamento di una fee annuale quantificata in euro 150,00 + iva, per ogni auto autorizzata; introito che sarà impiegato per la copertura delle spese di gestione e manutenzione. Vi sono aeroporti italiani di dimensioni maggiori rispetto a quello umbro, quali ad esempio: Genova, Bergamo, Bari, Barletta, Catania, Firenze e Torino, nei quali non è previsto alcun pedaggio a carico dei tassisti; di dimensioni similari a quelle dell’aeroporto perugino, quali ad esempio: Ancona, Pescara, Pisa, Forlì e Treviso, nei quali non è richiesto il pagamento di alcun pedaggio; di dimensioni maggiori che prevedono un pedaggio fisso per ogni ingresso nel parcheggio polmone, a fronte però di un numero decisamente più ampio di vetture taxi autorizzate al transito. Alcuni aeroporti, ad esempio quello di Verona (nel quale si contano ben 400 taxi autorizzati), si è scelto, sì di applicare un pagamento annuale bensì di gran lunga inferiore rispetto a quello stabilito per l'aeroscalo umbro e pari ad euro 90. Lo scalo perugino non garantisce una distribuzione uniforme del numero di passeggeri durante tutti i mesi dell'anno, ma che al contrario, si configura quale aeroporto che presenta concentrazioni di traffico aereo in determinati periodi (quali ad esempio quello estivo, piuttosto che delle vacanze natalizie); a tal proposito, non si reputa equa l'imposizione dell'importo di 150 euro a carico, soprattutto, di quegli operatori che si troverebbero ad accedere all'area aeroportuale poche volte all'anno rispetto ad altri e che pertanto non sarebbero in grado di ammortizzare una somma tanto cospicua. Ciò che si teme maggiormente è che l'applicazione di una fee annuale di tale entità costringa molti operatori a non accedere all'aeroporto, riducendo drasticamente il numero di taxi disponibili, a danno dei passeggeri in transito”. AS/