“Richiesta di intervento urgente per la risoluzione dei disservizi sulla rete Open Fiber nel territorio regionale”
Via libera unanime dall’Aula ad una proposta di risoluzione unitaria predisposta dalla Seconda commissione e legata ad una precedente mozione promossa da Pace (FdI) e Pernazza (FI)
06 Nov 2025 15:06
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(Acs) Perugia, 6 novembre 2025 – L’Aula di Palazzo Cesaroni, presieduta da Sarah Bistocchi ha approvato all’unanimità una proposta di risoluzione, concernente la ‘Richiesta di intervento urgente per la risoluzione dei disservizi sulla rete Open Fiber nel territorio regionale’.
L’atto di indirizzo impegna la Giunta: “a sollecitare con urgenza Open Fiber S.p.A., in qualità di gestore della rete, affinché intervenga prontamente con un piano di interventi urgenti, per risolvere i disservizi riscontrati nel territorio regionale e garantire un servizio efficiente; all’esito degli interventi sull’infrastruttura di rete che prevedano lavori di scavo su tratti di strade, provveda all’integrale ripristino del relativo manto nel rispetto delle normative tecniche e della sicurezza stradale; preveda, ove dovuto, adeguati rimborsi per i cittadini e le imprese danneggiate dai disservizi, in coerenza con le norme vigenti in materia di tutela del consumatore; a monitorare costantemente, attraverso gli uffici competenti, la copertura e la qualità del servizio erogato da Open Fiber sul territorio regionale e a coordinarsi con i comuni coinvolti per garantire una posizione unitaria finalizzata a rafforzare la richiesta di intervento; a trasmettere la presente risoluzione ad Open Fiber e ai Comuni interessati dai disagi rappresentati”.
Letizia Michelini (Pd-relatore di maggioranza-presidente Seconda commissione) ha ricordato che i consiglieri Eleonora Pace, quale prima firmataria e Laura Pernazza quale ulteriore proponente, aveva presentato una mozione concernente la ‘Richiesta di intervento urgente per risolvere i disservizi sulla rete fibra di Open Fiber in alcuni comuni della fascia Amerina’, e che l’Aula aveva rinviato in Commissione per approfondimenti. “Nella Proposta di risoluzione – ha spiegato Michelini -, nel sottolineare l’importanza ad oggi del servizio di connessione fibra per il mondo del lavoro e per la vita quotidiana dei cittadini, si evidenziano i numerosi disservizi relativi alla rete in fibra gestita da Open Fiber che da inizio 2025 si verificano in vari comuni del territorio regionale e i gravi disagi subiti da attività ed imprese locali a causa della mancanza di stabilità e affidabilità del servizio. Attraverso questo atto di indirizzo si evidenzia, pertanto, la necessità di un piano di interventi urgenti per risolvere la problematica, nonché l’esigenza che, all’esito degli interventi tecnici necessari al ripristino del servizio, sia previsto il rifacimento del manto stradale da parte delle imprese esecutrici, nel rispetto delle normative tecniche e della sicurezza stradale. I disservizi in questione si stanno protraendo da tempo, generando gravi disagi e danni economici ai cittadini e alle imprese. Open Fiber, in qualità di concessionaria per la realizzazione e gestione dell’infrastruttura in fibra ottica, è tenuta a garantire una copertura efficiente e continuativa del servizio su tutto il territorio regionale. È interesse della Regione Umbria garantire ai propri cittadini un accesso funzionale alla rete digitale come è necessario che Open Fiber, in qualità di soggetto gestore, anche nei confronti delle aziende appaltatrici, intervenga tempestivamente per risolvere le criticità in atto”.
Laura Pernazza (FI-relatore di minoranza): “questa Proposta di risoluzione nasce da una mozione che ho sottoscritto insieme alla collega Eleonora Pace, con l’obiettivo di accendere i riflettori su un tema che, negli ultimi mesi, ha creato gravi disagi in diversi comuni umbri: i disservizi sulla rete in fibra gestita da Open Fiber. La fibra ottica rappresenta ormai un’infrastruttura essenziale, al pari della rete elettrica o idrica. La sua efficienza incide direttamente sulla vita quotidiana delle famiglie, sul lavoro delle imprese e sull’attività delle pubbliche amministrazioni. Eppure, nonostante gli investimenti annunciati e i cantieri aperti, in molte aree del territorio, in particolare nella fascia amerina, si registrano da mesi interruzioni di servizio, lentezze e malfunzionamenti che impediscono a cittadini e aziende di accedere in modo stabile alla rete. In alcune zone, inoltre, la rete non è proprio disponibile, con conseguenze pesanti per chi vive o lavora in territori che già soffrono di isolamento infrastrutturale. Parlare di transizione digitale senza assicurare la connettività minima è una contraddizione in termini. Come rappresentanti istituzionali abbiamo ricevuto segnalazioni da parte di imprenditori, professionisti, scuole e cittadini che lamentano non solo l’assenza di connettività ma anche una scarsa comunicazione da parte del gestore, che spesso non fornisce risposte chiare sui tempi e sulle cause dei disservizi. La proposta di risoluzione approvata in Commissione va nella giusta direzione, perché chiede alla Giunta di intervenire con urgenza nei confronti di Open Fiber affinché si faccia carico, con un piano strutturato, della risoluzione delle criticità. Tuttavia, come gruppo di minoranza, intendiamo ribadire alcuni aspetti che riteniamo fondamentali e che ho voluto inserire personalmente nel testo della risoluzione. Il primo punto è quello dei disservizi. La fibra non può essere solo posata: deve funzionare. Non possiamo accettare che interi quartieri e frazioni navighino senza connessione o con velocità talmente basse da rendere impossibile lavorare in smart working, seguire lezioni a distanza o gestire attività economiche. Il secondo punto è il tema dei ripristini. In troppi casi, dopo gli scavi per la posa della fibra, strade, marciapiedi e aree pubbliche non vengono riportati allo stato originario: restano buche, dislivelli, asfalto non compattato, creando rischio per la sicurezza di pedoni e automobilisti. Questo punto l’ho voluto inserire con forza, perché la banda ultra larga non può tradursi in un danno permanente al territorio. Ho chiesto che nella risoluzione fosse previsto un impegno della Regione affinché: venga attivato un monitoraggio costante sulla qualità del servizio, comune per comune; siano garantiti ripristini eseguiti a regola d’arte e nel rispetto delle normative stradali; laddove i disservizi abbiano causato danni economici, venga valutato un meccanismo di ristoro a favore di imprese e famiglie penalizzate. I cittadini non devono subire le conseguenze dell’inefficienza altrui. La banda ultra larga è un servizio pubblico: non può essere un annuncio, deve essere una realtà. La fibra non va solo posata: deve funzionare. E il territorio va rispettato”.
Interventi:
Eleonora Pace (FdI): “Ringrazio i colleghi per la trasversalità e la solerzia con cui è stato approfondito ed affrontato questo tema. Grazie anche alla presidente della Seconda commissione, Letizia Michelini che ha immediatamente raccolto le nostre istanze. Abbiamo fatto insieme una valutazione politica dando un forte segnale di attenzione. Auspichiamo che, essendo un tema trasversalmente condiviso, ci sia, da parte della Giunta, oltre che l'impegno formale un impegno fattivo ed è per questo che continueremo a monitorare affinché non siano disattesi gli impegni presi. Esprimo soddisfazione per aver ampliato in Commissione il raggio d'azione, perché il tema del ripristino del manto stradale era un tema che esce da quelle che sono le competenze strettamente regionali, però anche qui con un impegno condiviso e grazie al supporto degli uffici tecnici siamo riusciti ad aggiungere questo ulteriore impegno. Si tratta di uno strumento estremamente importante per le aree interne, piccoli borghi, per il turismo lento. Uno strumento utile a combattere lo spopolamento dei borghi umbri perché risponde alle esigenze dei giovani, ma non solo. Oggi senza Internet non si va da nessuna parte. Per lavorare in smart working serve una rete veloce che funziona. Vigileremo affinché gli impegni che ci siamo presi tutti in maniera unanime oggi vengano poi portati a termine nei mesi e negli anni a venire, consapevoli che gli investimenti da fare sono ancora tanti, che di tempo ce ne vorrà. Magari, in futuro, possiamo estendere il tavolo della Commissione ad un giro di audizioni, con Anci, con i nostri sindaci e capire se ci sono poi altre situazioni particolarmente gravi, che vanno particolarmente attenzionate. I comuni dell'Umbria, in particolar modo i più piccoli, hanno estremamente bisogno di essere collegati in maniera veloce”.
Fabrizio Ricci (Avs): “Ringrazio le promotrici della mozione originaria, la Seconda commissione e la presidente Michelini per aver prodotto un atto importante. Vorrei introdurre però, in questa discussione, uno degli effetti collaterali di una vicenda molto significativa che ha impattato su un’azienda che si chiama Cotes la quale da oltre 20 anni lavorava sulla posa della fibra e comunque nei servizi per Telecom e che con l’appalto del Pnrr per la cablatura della regione è stata estromessa, ha perso dunque l’appalto perdendo in questo modo circa 40 professionalità altamente formate e specializzate che lavoravano da molto tempo nel settore. Tutto questo poiché sono arrivate, attraverso subappalto, altre aziende da fuori con personale non umbro che hanno svolto questi lavori. Cito la vicenda non solo perché ci sono persone che hanno perso il posto di lavoro e che rappresentavano soprattutto un patrimonio di conoscenza e professionalità in Umbria in questo settore. È paradossale il fatto che abbiamo persone formate che possono lavorare e portare il loro contributo nella sfida decisiva della digitalizzazione ed invece la dinamica degli appalti le estromette dal mercato del lavoro mettendole anche in grave difficoltà personale. La logica degli appalti al ribasso produce poi anche situazioni come quelle descritte da chi mi ha preceduto. A forza di tagliare sul costo del lavoro in primis poi gli effetti sono quelli che vediamo. È importante che in queste vicende, con appalti di questo tipo, per macro lotti, di carattere sovraregionale ci sia una grande attenzione su come vengono fissate le soglie e sulla modalità di attribuzione perché persone rischiano di perdere il lavoro, e noi professionalità e la qualità dei servizi resi. Esprimo quindi solidarietà a quei lavoratori che purtroppo, in questa vicenda, hanno perso il loro posto di lavoro. AS/
