RESIDENZE PER ANZIANI: “IL REGOLAMENTO DELLA GIUNTA REGIONALE MIRA AL RILASCIO DI AUTORIZZAZIONI ANCHE A STRUTTURE SENZA REQUISITI MINIMI DI ABITABILITÀ” - PER CIRIGNONI (LEGA NORD) “DI FATTO È UN CONDONO”

Il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni punta il dito sul regolamento della Giunta regionale che  disciplina il rilascio delle autorizzazioni per il funzionamento delle residenze per anziani autosufficienti. Per l'esponente umbro del Carroccio, l'assessore regionale al Welfare, Carla Casciari “sta tentando di far passare sotto al naso della Terza commissione consiliare una disposizione (contenuta  nell'art. 20) che di fatto è un condono, attraverso il quale si concede il rilascio dell'autorizzazione anche a strutture che non hanno i requisiti minimi di abitabilità richiesti dalla legge”. L'auspicio del capogruppo leghista è che “questa norma, che autorizza di fatto l'esistenza di 'residenze lager' venga eliminata dal regolamento che dovrebbe invece prevedere, per tutti gli operatori non in regola,  tempi inderogabili per gli adattamenti strutturali adeguando le superfici disponibili per gli anziani a quelle stabilite nel 2010”.

Data:

04 Lug 2012 01:00

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(Acs) Perugia, 4 luglio 2012 - “Con il regolamento che disciplina il rilascio delle autorizzazioni per il funzionamento delle residenze per anziani autosufficienti, predisposto dalla giunta regionale  in parziale attuazione del disposto dell'art. 34 della legge regionale '26/2009', l'assessore Carla Casciari sta tentando di far passare sotto al naso della Terza commissione consiliare una disposizione (contenuta  nell'art. 20) che di fatto è un condono, con cui si concede il rilascio dell'autorizzazione anche a strutture che non hanno i requisiti minimi di abitabilità richiesti dalla legge”. Lo scrive, in una nota, il capogruppo regionale della lega Nord, Gianluca Cirignoni per il quale “con questo regolamento, che definire pastrocchio è un complimento, la Giunta, in spregio ai diritti dei nostri anziani, tenta di compiere un passo indietro di oltre 30 anni, riducendo del 15 per cento gli spazi  minimi di superficie abitabile per persona che la legge italiana ha stabilito per tutti sin dal 1975 e addirittura del 35 per cento quelli stabiliti dalla stessa Regione Umbria nel 2010. Se si considera che per legge un anziano dovrebbe poter disporre di una camera singola di almeno 9mq, che la Giunta aveva stabilito un minimo di 12 mq e che con il nuovo regolamento  si regolarizzerebbero strutture che mettono a disposizione solo 7,65 mq – commenta il capogruppo leghista - è di tutta evidenza l'assurdità e l'iniquità di tale decisione e ci chiediamo come e perché sia maturata questa scelta che va a danno degli anziani e contrasta con la legge e con la stessa deliberazione giuntale del 2010”.

“Non ci risulta – rimarca l'esponente umbro del Carroccio -  che la Giunta regionale abbia, ad esempio, mai cambiato quanto giustamente ratificato nel 2005 in materia di superficie vivibile minima per gli animali d'affezione e non capiamo perché debba invece farlo per i nostri anziani, in aperto contrasto alla legge. Auspichiamo che questa norma, che autorizza di fatto l'esistenza di 'residenze lager' – conclude Cirignoni -  venga eliminata dal regolamento che dovrebbe invece prevedere, per tutti gli operatori non in regola, tempi inderogabili per gli adattamenti strutturali adeguando le superfici disponibili per gli anziani a quelle stabilite nel 2010”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 04/07/2012