(Acs) Perugia, 22 maggio 2018 - “Il tema dell'autonomia regionale e del suo rafforzamento è da sempre un punto centrale nell'azione politica di Forza Italia e costituisce un passo obbligato per un sistema istituzionale che voglia rimanere efficiente e al passo con i tempi”. Così il capogruppo regionale di Forza Italia, Roberto Morroni che, nell'ambito del confronto in atto in Prima Commissione circa la ‘Attivazione delle procedure per l'attribuzione alla Regione di ulteriori forme e condizioni di autonomia ex art. 116, terzo comma, della Costituzione’, (una seduta sull’argomento è prevista per domani mattina a Palazzo Cesaroni) fa sapere di aver depositato alcune osservazioni in proposito, convinto dell’opportunità di “implementare la proposta di risoluzione avanzata dalla Giunta regionale su temi che ritengo vitali per lo sviluppo e rilancio dell’Umbria. Le proposte avanzate tengono conto del percorso avviato anche da altre Regioni del nostro paese ed in particolare dall'esperienza della Liguria”.
Le proposte di Morroni riguardano: “COMMERCIO CON L’ESTERO. Attribuzione alla Regione di strumenti sia legislativi che finanziari per incentivare e realizzare azioni in tema di internazionalizzazione del sistema produttivo, economico e commerciale delle aziende umbre, anche nella prospettiva dell'attrazione di ulteriori investimenti nel territorio regionale, compresa la possibilità di costituire idonee strutture finalizzate al perseguimento degli obiettivi suddetti anche in raccordo con le Camere di commercio, gli enti locali e le organizzazioni di rappresentanza delle imprese.
RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA E SOSTEGNO ALL’INNOVAZIONE PER I SETTORI PRODUTTIVI. Ampliamento dell'autonomia regionale che consenta maggiori investimenti, in modo tale da garantire una più elevata competitività del sistema economico-produttivo, intervenendo in particolare nelle seguenti aree: incentivazione della ricerca e dell'innovazione; diffusione dell'innovazione e trasferimenti di competenze e di tecnologie a favore del sistema produttivo regionale; sviluppo e incentivazione di interazioni tra università, centri di ricerca e imprese; parchi scientifici e tecnologici, nonché istituti zooprofilattici; distretti industriali”. Morroni auspica “la riconduzione a livello regionale delle decisioni sulle politiche di sovvenzionamento pubblico della ricerca e dell'innovazione, riservando allo Stato solo quelle funzioni che, per dimensione dell'interesse ed esigenze di carattere unitario, richiedano una gestione centralizzata, nei limiti in cui ciò sia strettamente indispensabile”. Secondo il capogruppo di Forza Italia “è necessaria una competenza rafforzata in materia di interventi a sostegno della ricerca industriale, del trasferimento tecnologico, nonché dei programmi delle imprese volti alla realizzazione e/o miglioramento di processi produttivi mediante l'innovazione tecnologica. La Regione – rimarca Morroni - deve avere un ruolo centrale e ulteriori competenze specifiche nella disciplina dell'ordinamento delle Camere di commercio, al fine di ottimizzarne le funzioni e garantire adeguate risorse umane e professionali per lo sviluppo dei servizi alle imprese”.
Obiettivo del capogruppo forzista è anche “la regionalizzazione dei fondi per lo sviluppo delle imprese che abbiano un rilevante impatto a livello regionale e locale, individuando forme di intesa istituzionale tra Governo, Regione e Sistema camerale per l'attuazione delle misure fiscali e finanziarie a sostegno dell'impresa, dell'innovazione e della ricerca. Puntare alla piena competenza e alla correlata disponibilità di fondi in relazione all'istituzione e alla gestione di parchi scientifico- tecnologici nel territorio della Regione”.
Infine, sulla PREVIDENZA COMPLEMENTARE E INTEGRATIVA, “in considerazione delle dinamiche demografiche in atto, sia su scala nazionale che all'interno dell’Umbria, caratterizzate da un crescente squilibrio dovuto al calo della natalità e al contestuale allungamento della speranza di vita, alla Regione – conclude Morroni - deve essere garantita la facoltà di promuovere e finanziare nel proprio territorio forme di previdenza complementare e integrativa”. RED/as