REDDITO D'INCLUSIONE: “LE MISURE DI SOSTEGNO VARATE OGGI NELLA SEDUTA CONGIUNTA DI PRIMA E TERZA COMMISSIONE RAPPRESENTANO UN IMPORTANTE PASSO IN AVANTI” - NOTA DI LEONELLI (PD)

Il consigliere regionale Giacomo Leonelli (Pd) esprime soddisfazione per le misure di sostegno al reddito di inclusione (12 milioni di euro) varate oggi nel corso di una riunione congiunta della Prima e Terza Commissione. Misure – precisa Leonelli – che tengono conto anche delle proposte che il Partito democratico dell’Umbria raccolse tra la gente con i suoi banchetti nello scorso mese di dicembre”. Per Leonelli, “L’Umbria incomincia a registrare dati economici incoraggianti, ed è questo il momento in cui occorre uno sforzo straordinario per consentire di risollevarsi anche a chi ha subito le ferite più profonde della crisi”.

Data:

01 Giu 2016 18:00

Tempo di lettura:

1 minuto, 45 secondi

 

(Acs) Perugia, 1 giugno 2016 - “Dopo un lungo percorso, che ha visto confluire nella risoluzione varata oggi dalla Commissione in seduta congiunta (http://goo.gl/SmAQJY) anche le proposte che il Partito democratico dell’Umbria raccolse tra la gente con i suoi banchetti dello scorso mese di dicembre, porteremo in Aula le misure di sostegno al reddito d’inclusione”. Così in una nota il consigliere regionale Giacomo Leonelli (Pd) esprime la sua soddisfazione per “la svolta di oggi”, sottolineando anche che sarà relatore in Aula della risoluzione, “questo anche a testimonianza di quanto il Pd tenga a questa misura”.

“La nostra proposta –– prosegue Leonelli – è stata quella di far sì che la Regione Umbria stanziasse 12 milioni di euro per le misure di sostegno al reddito per l’inclusione sociale, così da dare una risposta alle povertà anche all’interno della nostra regione, con delle disposizioni che si andranno a sommare a quanto verrà invece previsto dal Governo con delle norme che sono proprio allo studio in questi giorni”.

“L’Umbria – commenta Leonelli – incomincia a registrare dati economici incoraggianti, ed è questo il momento in cui occorre uno sforzo straordinario per consentire di risollevarsi anche a chi ha subito le ferite più profonde della crisi. Vogliamo assolutamente evitare politiche esclusivamente assistenziali, e abbiamo voluto un investimento sulla capacità di promuovere l’inserimento e, soprattutto, il reinserimento lavorativo di chi è uscito dal mercato del lavoro ed è rimasto senza ammortizzatori sociali. Per questo – conclude -, oggi, ho chiesto che venga posto un particolare occhio di riguardo per chi si trova nella fascia di età tra i 45 ed i 55 anni ed è quindi troppo giovane per cominciare a pensare a scivoli verso la pensione, ma troppo anziano per usufruire di incentivi all’assunzione o di percorsi formativi agevolati”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 16/09/2016