Realizzazione di un impianto di telefonia mobile a Ranzola (Monte Santa Maria Tiberina) – audizioni in Seconda commissione
La questione pone le Amministrazioni comunali di fronte a situazioni promosse e normate a livello nazionale per facilitare a tutti l’accesso alla rete a banda ultra larga riducendo il digital divide
06 Ott 2023 16:47
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(Acs) Perugia, 6 ottobre 2023 – Quella di oggi è stata una mattinata di audizioni in Seconda commissione, presieduta da Valerio Mancini. Ad essere ascoltati, su iniziativa dello stesso presidente, in merito alle ‘Criticità e problematiche relative alla realizzazione di un impianto di telefonia mobile in località Ranzola, nel comune di Monte Santa Maria Tiberina’, il sindaco Letizia Michelini; il coordinatore Anci (piccoli Comuni) Federico Gori; Francesco Longhi e Stefano Ortica di Arpa Umbria; Graziano Antonielli dell’assessorato regionale.
Introducendo l’audizione, il presidente Mancini ha espresso preoccupazione, chiedendo di poter approfondire bene la questione che riguarda l’installazione di un traliccio sul quale “non abbiamo conoscenza degli apparati che verranno sopra montati. Si tratta – ha detto – di una questione che pone le amministrazioni di fronte a situazioni già decise da altri livelli istituzionali, mettendole ‘tra l’incudine e il martello’. In questi casi, invece, i cittadini devono essere ascoltati”.
Il sindaco Michelini ha spiegato che si tratta dell’installazione di una infrastruttura consistente in apparati Fwa (Fixed Wireless Access) per facilitare l’accesso alla rete a banda ultra larga e ridurre il digital divide. Interventi che fanno parte di una specifica progettualità promossa dal Governo. L’apparato ha quindi una precisa destinazione. Il progetto nazionale prevedeva l’installazione di queste infrastrutture in 500 siti in altrettanti comuni italiani. Il parere Arpa – ha osservato – verrà richiesto dopo l’installazione degli apparati. Il servizio viene definito ‘essenziale’ e quindi la normativa dà la possibilità agli operatori di individuare aree idonee per i servizi erogati. La ricerca delle aree viene fatta coinvolgendo i privati e quando la trattativa, con uno di loro, va a buon fine arriva la richiesta di installazione dell’infrastruttura e quindi di autorizzazione. Si tratta di una vicenda discussa ed approfondita anche all’interno dei piccoli Comuni dell’Anci”.
Federico Gori (coordinatore Anci piccoli Comuni) ha detto che si tratta di “un modus operandi di soggetti che avendo vinto bandi Pnrr ed avendo tempistiche ristrette vanno avanti come ‘rulli compressori’ guardando all’economicità del servizio. Conosco bene la vicenda perché l’ho già vissuta nel mio piccolo Comune di Montecchio. Le Società in questione bypassano l’interlocuzione con le pubbliche amministrazioni. L’Ente pubblico non viene interessato e quindi non conosce neanche le specifiche dell’impianto. Purtroppo queste sono situazioni che si amplificheranno in futuro. Spero che questo problema non sia relegato solo ai pochi comuni che lo fanno presente. Il problema è a livello nazionale e sarà sempre più frequente nelle nostre realtà ed in aree di particolare pregio. Serve capire come aiutare gli enti locali perché oggi non sono nelle condizioni di fronteggiare questa tipologia di situazioni. Auspico interlocuzioni tecniche con la Regione per intraprendere percorsi utili a fronteggiare situazioni del genere”.
I rappresentanti dell’Arpa hanno spiegato che a loro spetta valutare l’elemento emissivo. “Abbiamo già conoscenza – hanno detto – di altri apparati in zona. Ad oggi non sappiamo cosa verrà installato su questa ‘torre’ e neanche chi saranno i gestori che andranno ad installare gli apparati”.
Antonielli (assessorato regionale) ha spiegato infine che “l’intervento serve ad ospitare apparati previsti dal piano nazionale. Si tratta di una tecnologia migliore rispetto alle precedenti. Il piano nazionale, con la fibra, ha raggiunto 72 dei 77 comuni previsti, mentre per la tecnologia Fwa siamo più indietro. In Umbria sono state raggiunte 115mila abitazioni nei comuni più piccoli. L'antenna in questione si inserisce in una tecnologia Fwa. Sono diverse le aziende che costruiscono le infrastrutture da quelle che piazzano poi le parabole”.
Al termine dell’audizione, il presidente Mancini ha rimarcato il fatto che “i cittadini sono sempre gli ultimi a sapere le cose e questo non rende certo onore agli amministratori pubblici. Reputo ingiusto lo strapotere di chi arriva e può fare ciò che vuole. Si tratta di una follia su cui il legislatore deve metter mano. Contro questa pirateria, come Commissione procederemo alla predisposizione di una proposta di risoluzione. Auspico che questa tematica possa essere approfondita anche in sede di Conferenza Stato-Regioni”. AS/