QUESTION TIME (8): “SOSTEGNO A PERSONALE ASSUNTO CON PIANO RAFFORZAMENTO AMMINISTRATIVO” - A BORI (PD) RISPONDE ASSESSORE AGABITI “INTERESSE GIUNTA È AMMINISTRAZIONE EFFICIENTE PER MIGLIORAMENTO SERVIZI”

Data:

28 Gen 2020 13:15

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(Acs) Perugia, 28 gennaio 2020 – Nel corso della sessione Question time della seduta di oggi dell’Assemblea legislativa dell’Umbria il consigliere Tommaso Bori (Pd) ha chiesto all’assessore Paola Agabiti “quali sono gli intendimenti in merito al futuro contrattuale e professionale dei dipendenti assunti a seguito della procedura di reclutamento del personale a tempo determinato di tre anni attraverso il Piano di Rafforzamento Amministrativo adottato dalla Regione Umbria, formati dall'ente nel corso del relativo rapporto lavorativo e che hanno prestato le loro professionalità e competenze a supporto delle strutture della Giunta”.

Nell’illustrazione del suo atto ispettivo, Bori ha ricordato che “Il Piano di rafforzamento amministrativo (Pra) è uno strumento di potenziamento amministrativo adottato nel quadro della programmazione dei fondi strutturali europei 2014-2020. La Regione Umbria ha assunto a gennaio 2018 personale a tempo determinato (3 anni) 71 categoria D e 23 categoria C. Per la formazione del personale neo assunto sono state investite ingenti risorse. Da una prima valutazione è emerso un quadro molto positivo dell'attività e del livello altamente qualificato delle nuove professionalità inserite. La riduzione dell'organico regionale è una criticità a cui la Regione dovrà trovare una risoluzione nel più breve tempo possibile per evitare il rischio di non essere in grado di assicurare efficienza ed erogazione dei servizi. I rapporti di lavoro dei dipendenti assunti all'esito della procedura selettiva in attuazione del Piano di rafforzamento amministrativo di durata triennale sono in scadenza dai primi mesi del 2021. Nonostante questo, ad oggi l'Ente non ha comunicato le sue future azioni né le eventuali intenzioni in merito al futuro professionale dei dipendenti inseriti e formati in questi anni dalla Regione. A livello normativo la tendenza attuale è per la propensione alla valorizzazione delle figure professionali preposte alla gestione dei Fondi strutturali europei”.

L’assessore Agabiti ha risposto che, “il Piano di rafforzamento amministrativo era finalizzato al potenziamento della capacità amministrativa dell’autorità di gestione strutturato in termini di obiettivi di miglioramento nell’attuazione dei fondi della Unione Europea e soggetto ad attività di monitoraggio e verifica periodica delle ricadute delle azioni pianificate. Il Pra non ha costituito neppure uno strumento di programmazione delle assunzioni di personale, né le assunzioni ivi previste possono essere considerate misure risolutive delle carenze di organico. ll Pra costituisce una forma di potenziamento delle strutture in una fase straordinaria e temporalmente definita di realizzazione degli obiettivi di rafforzamento, ferme restando le politiche assunzionali che vanno effettuate alla luce del quadro normativo vigente nel piano dei fabbisogni di personale. Le procedure di stabilizzazione vanno motivate in base alle esigenze e subordinate alle disponibilità finanziarie. Ad oggi il personale a tempo determinato Pra non risulta ascrivibile ad alcuna fattispecie delle posizioni vigenti che prevedono forme speciali ed in deroga di assunzione a tempo indeterminato presso la pubblica amministrazione. Il decreto Madia (art. 20), la cui applicazione è stata prorogata fino al 31 dicembre 2021, consente in particolare la stabilizzazione tramite immissione diretta in ruolo di chi ha superato in precedenza apposito concorso pubblico per la stessa attività, mansione o categoria, che risulti titolare di un contratto di lavoro a tempo determinato successivamente all’entrata in vigore della legge ‘124/2015’ e che abbia maturato un’esperienza lavorativa presso l’amministrazione che procede all’assunzione di almeno tre anni alla data del 31 dicembre 2017, maturata a partire dal primo gennaio 2010. I lavoratori assunti per il Pra non hanno maturato tale requisito. Al primo gennaio 2020 la disponibilità dell’Ente, in categoria D, di posizioni vaganti è di 58 unità ed in categoria C di 125 e solo su tali posizioni possono essere fatte politiche occupazionali. I numeri del personale a tempo determinato Pra devono eventualmente essere valutate alla luce di questi limiti. Si evidenzia che rispetto alla platea assai numerosa di dipendenti Pra che avanzano aspettative di stabilizzazione, nel caso si decidesse di indire un concorso pubblico con riserva di posti è al 40 per cento in categoria D e sarebbe necessario prevedere 175 posti complessivi e 38 posti di categoria C. Alla data di indizione di un bando avrebbero diritto soggetti che abbiano maturato il triennio entro il 2020 e nessuno matura nel triennio previsto quanto previsto dalla contrattualizzazione dei vincitori avvenuta a partire dal 25 gennaio 2018. È comunque nell’interesse di questa Giunta indirizzare l’azione amministrativa all’efficienza e all’economicità e a migliorare la qualità dei servizi offerti. La copertura dei posti vacanti avverrà dunque attraverso un’attenta organizzazione degli uffici in coerenza i fabbisogni del personale nei limiti delle assunzioni consentite e nel rispetto della normativa vigente rispetto al reclutamento del personale”.

Nella replica, Bori, nel ringraziare per “i tempi celeri con i quali è arrivata la risposta rispetto all’interrogazione”, si è detto tuttavia “non soddisfatto e preoccupato per il futuro di queste persone che hanno maturato competenze, titoli di studio e capacità. Mi auguro – ha concluso - che queste competenze non vengano ‘buttate’. Per questo chiedo che il tema del Pra venga inserito con assoluta urgenza nella discussione della Commissione consiliare competente”. DMB/AS

 

Ultimo aggiornamento: 31/01/2020