QUESTION TIME (8): “FUTURO LAVORATIVO DEI DIPENDENTI DELLA EX FCU” - MANCINI E FIORINI (LEGA) INTERROGANO ASSESSORE CHIANELLA: “NON CI SARANNO PROBLEMI PER I LAVORATORI”

Data:

12 Set 2017 15:15

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(Acs) Perugia, 12 settembre 2017 – I consiglieri regionali della Lega Nord, Valerio Mancini e Emanuele Fiorini, hanno interrogato l'assessore Giuseppe Chianella per “conoscere il futuro lavorativo dei dipendenti di Ex Fcu, nel periodo in cui sarà chiusa la linea ferroviaria  che collega Sansepolcro a Terni”.

“Dopo 102 anni da quando fu aperto il tratto Terni-Umbertide con trazione a vapore – ha ricordato Mancini - La Ferrovia centrale umbra è stata chiusa e, a oggi, non si conoscono i tempi di riapertura della tratta, con 84 dipendenti tra macchinisti e capitreno che non conoscono il proprio futuro lavorativo, un'ipotesi che poteva essere scongiurata se prima fossero stati fatti gli investimenti per i lavori necessari, come hanno ricordato anche le associazioni sindacali a sostegno dei lavoratori. Poi si legge sui giornali che i lavoratori sarebbero stati invitati a cambiare lavoro e a riqualificarsi, quando dovrebbero riqualificarsi gli amministratori, visto il pessimo servizio imputabile alla macchina politica con una visione dei trasporti completamente assente”.

L'assessore Chianella ha risposto che “le ipotesi fantasiose sul futuro dei lavoratori comparse sulla stampa sono prive di alcun fondamento. Abbiamo chiesto alle aziende di trasporto interessate quali situazioni si stanno determinando e abbiamo appreso che ci sono state diverse riunioni con i sindacati. Non ci risulta che ci saranno problemi per i lavoratori, salvo 34 ricollocazioni temporanee, in attesa della riapertura, che riguarderanno attività che cambieranno di poco le mansioni degli stessi lavoratori, come la verifica sui titoli di viaggio nei servizi sostitutivi su gomma per Trenitalia. Da ultimo, soltanto per chi lo vorrà, ci sarà la possibilità di diventare autista”.

Nella replica conclusiva, Mancini si è dichiarato “insoddisfatto della risposta dell'assessore, che dovrebbe chiedersi le ragioni per cui si è arrivati all'interruzione di uno storico servizio per la collettività e che in precedenza ha sempre dichiarato cose ben diverse, come l'assicurazione fornita al sottoscritto e al consigliere Chiacchieroni, in un atto congiunto che presentammo qualche tempo fa, che la chiusura sarebbe stata scongiurata o che gli investimenti fatti avrebbero consentito la riapertura del tratto di Ponte san Giovanni in settembre. Ma, nonostante gli investimenti, oggi siamo arrivati alla chiusura della ferrovia”. PG/

Ultimo aggiornamento: 15/09/2017