QUESTION TIME (6): “FARE LUCE SU PROTESTA LAVORATORI GLS” - LEONELLI (PD) INTERROGA, PAPARELLI RISPONDE: “MI FARÒ CARICO PER INIZIATIVA INSIEME AD ALTRE REGIONI”
12 Set 2017 15:15
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(Acs) Perugia, 12 settembre 2017 – Nel corso della seduta odierna dell'Assemblea legislativa dell'Umbria è stata discussa l'interrogazione a risposta immediata (question time) presentata dal consigliere regionale Giacomo Leonelli (Pd) con la quale si chiede alla Giunta di Palazzo Donini di “attivarsi, anche con la multinazionale Gls, per fare luce sulle motivazioni per le quali un numero importante di lavoratori di questa azienda continua ad essere in stato di agitazione, considerato anche la buona situazione economica in cui si sembra trovarsi la società per la quale lavorano”.
Nell'atto ispettivo, Leonelli evidenzia che “un centinaio di lavoratori della Gls hanno preso parte ad uno sciopero manifestando di fronte alla sede di Sant'Andrea delle Fratte (Perugia). La mobilitazione ha riguardato anche lavoratori delle filiali di Bastia Umbra e Città di Castello. Un numero importante di lavoratori, dunque, continua ad essere in stato di agitazione nonostante la buona situazione economica in cui sembra trovarsi la società per la quale lavorano: non risultano infatti notizie riguardo ad eventuali crisi aziendali di tale multinazionale, che opera peraltro in un settore, quello delle consegne a domicilio, sempre più in espansione con l'incremento del volume dell'e-commerce degli ultimi anni”.
Nella risposta l'assessore Fabio Paparelli, dopo aver illustrato una fotografia economica e strutturale della multinazionale GLS ha detto che “la modalità gestionale consueta è caratterizzata da sedi a gestione diretta e dal ricorso alla formula del 'franchising' per molte sedi operative. Si tratta pertanto di una formula organizzativa mista, con soggetti imprenditoriali distinti che avvalendosi della rete dei servizi della casa madre garantiscono la diffusione capillare sul territorio. In questo caso la gestione dei rapporti di lavoro e contrattuali inerisce all'impresa titolare del contratto di franchising con la casa madre. Le proteste e le iniziative dei lavoratori delle sedi umbre, delle scorse settimane, relative all'applicazione del contratto di lavoro, anche con riferimento alla ulteriore esternalizzazione di parte delle attività su ulteriori soggetti imprenditoriali, si inserisce in un contesto molto articolato, i cui rapporti di lavoro ineriscono spesso soggetti imprenditoriali molteplici, rapporti di lavoro e contratti diversi. La protesta ha coinvolto i lavoratori delle filiali di Perugia, Bastia Umbra e Città di Castello che hanno contestato la presunta, mancata applicazione, del contratto nazionale di riferimento,da parte delle Cooperative che gestiscono il servizio per GLS in Umbria, sostituito a detta di alcune organizzazioni sindacali con un contratto non firmato dalle principali organizzazioni sindacali presenti in azienda, ma da un sindacato non presente in GLS, in Umbria. La rivendicazione è relativa anche all'applicazione di alcuni istituti come quello della quattordicesima. La situazione umbra si inserisce in un contesto nazionale che già tempo evidenzia l'emergere di tensioni analoghe in altre realtà territoriali. La Regione, premesso che le controversie sull'applicazione degli istituti contrattuali è rimessa alla magistratura e la vigilanza agli organismi competenti del ministero del Lavoro, si attiverà presso le sedi umbre del Gruppo per ottenere chiarimenti sulle vicende occorse e sulla correttezza dei comportamenti adottati. Riteniamo al contempo necessaria una iniziativa di più ampia portata, in cui in questo settore che sta beneficiando in larga misura dell'esplosione dei volumi di attività derivanti dalla diffusione dell'e-commerce, i grandi gruppi come i loro fornitori di servizi e le imprese affiliati debbano adottare codici di comportamento ed etici tali da tutelare i prestatori di lavoro e garantire non solo il rispetto formale delle regole, ma anche il rispetto della dignità e dei diritti fondamentali delle persone. Su questi temi mi farò carico di una iniziativa presso le altre Regioni, sedi di questa multinazionale”.
Leonelli, nella replica, ha definito “esaustiva” la risposta. Permangono criticità, ma è importante l'approccio della Regione di farsi portavoce anche presso le altre Regioni di un rapporto diretto per scongiurare, in futuro, eventuali situazioni critiche, rappresenta un punto di partenza importante. Mi riservo di presentare un atto, mozione o ordine del giorno, che possa accompagnare il lavoro che la Regione Umbria potrà fare per la tutela della dignità e del ruolo dei lavoratori che operano nel settore”. AS/
