QUESTION TIME (6) “DISPARITÀ TRA INDENNITÀ DI TIROCINIO PER SOGGETTI SENZA DISABILITÀ RISPETTO AI DISABILI” - A SQUARTA (FDI) RISPONDE ASSESSORE CECCHINI: “NON VIENE OPERATA ALCUNA DISCRIMINAZIONE”
21 Giu 2016 15:15
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(Acs) Perugia, 21 giugno 2016 - “Chiarimenti sulle indennità minime di tirocinio destinate ai disabili”. È quanto ha richiesto il consigliere regionale Marco Squarta (Fratelli d'Italia) alla Giunta regionale. Squarta ha evidenziato che ci sarebbero “disabili che svolgono tirocini formativi per 150 euro lordi al mese, la metà di quanto viene invece riconosciuto a soggetti senza disabilità”. Squarta ha invitato dunque l'Esecutivo ad “eliminare la deroga della direttiva regionale che consente di riconoscere ai tirocinanti disabili un'indennità minima dimezzata rispetto agli altri tirocinanti”, ed ha anche chiesto di conoscere “la percentuale delle risorse regionali erogate per il progetto 'Verso l'autonomia' concretamente destinata alla corresponsione delle indennità di tirocinio”, oltre ad “informazioni sul numero dei disabili stabilmente inseriti nel mondo lavorativo a seguito del progetto”.
L'assessore Fernanda Cecchini, delegata a rispondere sull'atto al posto dell'assessore Fabio Paparelli, ha subito precisato la non completezza della risposta nella parte relativa all'ammontare complessivo dell'importo ed il numero dei tirocinanti, impegnandosi a delegare gli uffici a trasmettere per iscritto al consigliere Squarta quanto richiesto.
Cecchini ha poi spiegato che “l'interrogazione rischia di fare confusione tra le normative vigenti e l'agire della Regione per quanto attiene l'applicazione delle direttive e di attuazione dei tirocini extracurriculari in quanto non viene operata alcuna discriminazione. Si tratta di due contesti diversi tra loro. La questione posta riguarda le persone che vengono inserite nel mondo del lavoro con l'obiettivo di superare quel gap di difficoltà di accesso, soggetti che entrano in virtù di una delibera regionale che in base anche a convenzioni per cui le Asl lavorano ed operano con la scuola attraverso gli uffici di cittadinanza o i servizi sociali per rispondere ad un problema di inserimento di soggetti con particolari ed evidenti problemi, si tratta dei Sal senza l'obbligo, quindi dei 300-400 euro, anche se la Regione ha comunque previsto un compenso minimo per coprire le ore lavorative. Condivisibile l'aspetto secondo il quale ogni persona che lavora abbia un corrispettivo. In questo caso la ratio della legge non è quella di colmare la problematica finanziaria di questi soggetti, ma favorire e facilitare l'accesso, come tirocinante, al mondo lavorativo”.
Nella replica, Squarta ha definito “inammissibile il fatto che l'assessore Cecchini, come spesso accade, risponde al posto di altri suoi colleghi senza fornire i dati richiesti. La risposta è stata insufficiente anche se traccia un quadro abbastanza chiaro. Bene parlare di tirocini finalizzati all'inclusione in attività lavorative, ma è stata sbagliata l'interpretazione normativa, perché non è possibile che la deroga per i disabili sia restrittiva, dovrebbe essere il contrario. Contesto quindi questa interpretazione normativa da parte della Regione”. AS/
