QUESTION TIME (3) – UMBRIA MOBILITA': “L'ASSEMBLEA DEI SOCI DECIDERA' LA LINEA DA SEGUIRE” - MONNI (PDL), INSODDISFATTO DELLA RISPOSTA DELL'ASSESSORE ROMETTI: “NON AVETE IL CORAGGIO DI COSTITUIRVI PARTE CIVILE CONTRO CHI HA ROVINATO L'AZIENDA”

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12 Mar 2013 00:00

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(Acs) Perugia, 12 marzo 2013 – “Quali misure intende adottare la Giunta regionale per l'accertamento delle responsabilità che hanno portato l'azienda Umbria mobilità ad una così grave crisi economica e quali misure intende mettere in atto per tutelare i 1500 dipendenti, gli utenti del servizio e l'azienda stessa?”: questa l'interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere Massimo Monni (Pdl) all'assessore regionale ai Trasporti, Silvano Rometti, unitamente alla richiesta di costituirsi parte civile nei confronti del precedente Cda. L'assessore ha risposto che “la Regione non è il socio principale dell'azienda, avendo un ruolo di pianificazione e programmazione, e comunque ha avuto una linea chiara fin dall'inizio: mettere in sicurezza l'azienda e vederci chiaro sulla crisi finanziaria. Mi pare che non siano stati fatti sconti, con il ricambio totale del CdA e del vertice dell'azienda stessa. Per quanto riguarda le decisioni da assumere, premesso che non tutto fa capo alla Regione Umbria, l'assemblea dei soci nella propria autonomia prenderà le decisioni più opportune”.
Per nulla soddisfatto della risposta il consigliere Monni: “Vedo che nemmeno gli ultimi dati elettorali sono riusciti a far riflettere, visto che non avete il coraggio di costituirvi parte civile e continuate a difendere chi ha portato l'azienda al fallimento con una gestione scellerata, creando difficoltà nel pagamento degli stipendi mentre si pagavano 530mila euro l'anno a personaggi già in pensione. Senza contare che il presidente dimissionario è stato comunque reintegrato nel settore con alto incarico”. PG

Ultimo aggiornamento: 12/03/2013