QUESTION-TIME (3): “POCHE DEROGHE AI PENSIONAMENTI GIÀ MATURATI, E SOLO PER NON INTERROMPERE PROGETTI IN ESSERE” - L'ASSESSORE TOMASSONI RISPONDE A MONNI (PDL)

L'assessore regionale al bilancio e personale Franco Tomassoni ha motivato il mantenimento temporaneo in servizio di alcuni dirigenti e dipendenti che avevano raggiunto il limite di età e di servizio per la pensione con la necessità di non interrompere progetti già avviati. Sull'argomento aveva presentato una interrogazione di question time il consigliere del Pdl Massimo Monni osservando che mandando in pensione dirigenti al massimo della carriera la Regione avrebbe risparmiato molte risorse sul proprio bilancio.

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14 Set 2010 01:00

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  (Acs) Perugia, 14 settembre 2010 – “Nel triennio 2009-2011 le deroghe al pensionamento obbligatorio di dipendenti e dirigenti regionali che hanno già raggiunto il limite di 40 anni di servizio e 60 di età, hanno riguardato solo 3 dirigenti su 17 e 4 amministrativi su 32”. Lo ha detto in Consiglio regionale l'assessore al personale e patrimonio Franco Tomassoni, in risposta ad una interrogazione di question-time del consigliere del Pdl Massimo Monni che chiedeva spiegazioni sulla decisione di mantenere in servizio dirigenti che costando mediamente 150mila euro ogni anno e il cui pensionamento farebbe risparmiare molti soldi al bilancio umbro. A Monni che chiedeva anche come intende comportarsi la Regione nei prossimi anni, Tomassoni ha spiegato che la deroga per i casi citati è dovuta esclusivamente alla necessità del tutto eccezionale di non interrompere progetti regionali già in essere o a dare continuità a politiche già avviate da un dirigente o da un dipendente di fatto non sostituibile. Tomassoni ha anche affermato che le deroghe, già in calo negli ultimi anni, verranno a cessare dal 2011 anche perché l'esecutivo sta operando per far sì che i ricambi di dirigenti e personale professionale venga preparato per tempo rispetto ai pensionamenti previsti. In sede di replica Monni si è detto comunque preoccupato dalla risposta i quanto, a suo giudizio, non esistono figure insostituibili anche se impegnate in progetti avviati, soprattutto in un ente che conta sei direttori generali e almeno 54 dirigenti a fronte di aziende private come la Perugina che gestisce la fabbrica nella quale lavorano 1200 dipendenti con due soli dirigenti. GC/gc

Ultimo aggiornamento: 14/09/2010