QUESTION TIME (2): “QUALI CRITERI PER L'ASSUNZIONE DEL NUOVO MANAGER DI UMBRIA MOBILITA'?” - L'ASSESSORE REGIONALE AI TRASPORTI, ROMETTI, RISPONDE A MONNI (PDL): “SCELTA DEI SOCI, MANAGER DI RICONOSCIUTE CAPACITÀ”
17 Set 2013 01:00
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(Acs) Perugia, 17 settembre 2013 – “Con quale criterio l'azienda Umbria Mobilità, che versa in condizioni disastrose, ha assunto il nuovo amministratore delegato con un contratto di 200mila euro più incentivi del 20 per cento e bonus quali telefono cellulare, auto con autista e rimborsi ferroviari?”: lo ha chiesto all'assessore ai trasporti della Regione Umbria, Silvano Rometti, il consigliere del Pdl Massimo Monni, sottolineando che il manager assunto (Franco Viola, ndr) “viene pagato 80mila euro in più rispetto all'azienda da cui proviene, lasciando la quale – ha riferito Monni – ha dovuto pagare un'ammenda di 10mila 800 euro per evitare procedimenti penali, come riferito dal quotidiano 'Gazzettino di Mantova', quale ammenda per degli episodi legati ad appalti che gli sono stati contestati”.
L'assessore Rometti ha risposto che l'ingegner Viola “è stato assunto dall'azienda Umbria mobilità e nominato dai soci dell'azienda stessa, che lo hanno ritenuto manager qualificato per il rilancio in un momento di difficoltà, ed ha prodotto risultati perché, pur permanendo varie criticità, ha avviato il recupero crediti da Roma e ha affrontato la questione relativa alla mobilità alternativa di Spoleto, risultati che confermano la bontà della scelta fatta. Per quanto riguarda la retribuzione – ha aggiunto l'assessore – è in linea con quelle dei manager di questo livello ed è comunque più bassa di chi lo ha preceduto. Infine, sulle vicende giudiziarie cui ha fatto riferimento il consigliere Monni, sono problematiche ereditate dal manager nella conduzione dell'azienda Afam Mantova, non si riferiscono alla sua gestione, per cui non poteva essere questo un criterio di valutazione”.
Monni ha replicato che “sui giornali si parla di altro: irregolarità nei subappalti e responsabilità penali, vale a dire personali. Inoltre si trattava di un'azienda piccola, dove guadagnava 80mila euro in meno rispetto a quanto percepisce da Umbria mobilità, all'interno della quale si vocifera – ha riferito Monni – che non abbia tutte queste capacità. E per quanto riguarda i rimborsi non è certo un merito se siamo ancora indietro di un anno”. PG/
